Massimo Pacifico


Lo scrittore inglese Joseph Conrad, nel suo romanzo “La linea d’ombra” così scrive della Thailandia e in particolare della sua capitale Bangkok: “…Un’estensione di case color marrone fatte di bambù, di stuoie, di foglie, in uno stile architettonico simile a quello della vegetazione nato dalla terra bruna sulle rive del fiume fangoso…”. La visita di Conrad a Bangkok risale all’anno 1888. Da allora, molta acqua del Chao Phraya è passata sotto i ponti della capitale thailandese. Oggi lo scrittore stenterebbe a riconoscerla, proiettata com’è, al pari di molte consorelle asiatiche, verso un futuro urbano sempre più verticale. L’antico Siam non è solo Krung Thep, nome thai che significa “Città degli Angeli”, come dimostrano le splendide immagini di Massimo Pacifico. Accanto ai palazzi, al fiume, al traffico caotico e variopinto, ecco la Thailandia della gente, dei templi, dei mestieri, dei contrasti fra tradizione e modernità. Fotografie per l’inizio di un viaggio. Per il momento, solo con la fantasia.