La scrittrice e giornalista veneziana che da anni vive a Roma ci ha abituati, ad intervalli di tempo regolari, ai suoi libri che sono insieme romanzi di guerra, d’amore, di situazioni storiche rivisitate in virtù di una notevole capacità di ricerca e ricostruzione degli avvenimenti, ma sono anche avvincenti affreschi di personaggi reali e immaginari calati negli avvenimenti descritti e resi ancor più interessanti dalle sottili introspezioni intellettuali che ne guidano le azioni.
Come in questo libro, ambientato nella Malta del Grande Assedio turco del 1565. Un vero e proprio thriller d’antan, reso ancor più godibile dalla tenera storia d’amore tra Amina, adolescente fanciulla siriana cresciuta nell’osservanza del Corano, e il Cavaliere cristiano Girolamo Doria. Il giovane Girolamo, schiacciato dall’ombra soggiogante dello zio, l’imbattibile Ammiraglio Andrea Doria, cerca nelle guerra l’occasione per mettersi in luce. Amina, invece, inquieta figlia di un ricco mercante di Damasco, sogna di offrire all’Imperatore Solimano le profumatissime rose da lei coltivate con passione e abilità. Attraverso le gesta di Girolamo il lettore scoprirà le durezze della guerra, le fatiche della navigazione per mare, le regole dell’antica cavalleria. E attraverso i familiari di Amina conoscerà i segreti della vita quotidiana dell’Islam.