Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

“Berluscover”, Gulag turistici, Maturaviaggi, Bobo

Silvio Berlusconi Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine perché il Corrierone di giovedì 23 giugno di carne al fuoco ne ha fornita molta, anzi moltissima, roba che se si dovesse quantizzare si paragonerebbe a uno di quegli enormi buoi che nel Texas mettono a cuocere sottoterra con la loro cacca (del bue, non dei Texani).In primis, si esulti per l’incredibile eroismo e l’alto spirito di devozione al Belpaese dimostrato dal nostro Premier Berlusconi, sacrificatosi sull’altare di Venere mediante trasformazione in Latin Lover. Ma bella forza – si chiederà il villico così abituato a vedere il Silvio alle prese con belle … Leggi tutto

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine perché il Corrierone di giovedì 23 giugno di carne al fuoco ne ha fornita molta, anzi moltissima, roba che se si dovesse quantizzare si paragonerebbe a uno di quegli enormi buoi che nel Texas mettono a cuocere sottoterra con la loro cacca (del bue, non dei Texani).
In primis, si esulti per l’incredibile eroismo e l’alto spirito di devozione al Belpaese dimostrato dal nostro Premier Berlusconi, sacrificatosi sull’altare di Venere mediante trasformazione in Latin Lover. Ma bella forza – si chiederà il villico così abituato a vedere il Silvio alle prese con belle gnocche e quantomeno sposo della bella Veronica – sai che coraggio a farsi qualche Velina o ballerina di Mediaset! E con tutto questo culto della personalità in giro (c’è pure chi sta a sentire Prodi mentre fa andare le guance a stantuffo) stai a vedere – prosegue il villivo – che proporranno di dargli una medaglia per una spedizione tra le lenzuola alla scoperta di carne fresca (mica la Simmenthal, alla cui pubblicità, siamo regolarmente condannati ogni anno con l’arrivo del primo caldo).
Ebbè, stavolta invece sì, un “Bravo” il Berlusca se lo merita proprio perché per “fare il filo” (con quel che segue, perché chi dice no a un capellone che solo in Costa Smeralda ha 37 ville 37?) alla presidentessa della Finlandia ci vuole un pelo sullo stomaco ben più grande delle gomene che ancorano le navi.
Grande, grandissimo Silvio, perché questo sacrificio supremo non è avvenuto per il piacere dell’orrido, il nostro Premier non si è immolato per provare un Gusto Forte altrimenti riprovevole. No! Berlusconi (l’ha confessato davanti alla folla e il Corriere l’ha puntualmente riportato) ha “fatto il filo” alla Presidentessa finlandese solo per convincerla a mollare l’Authority del Buon Mangiare dopodichè (forse ancora intontita per la prestazione del Macho di Arcore) la sedotta ha permesso che l’Authority finisse a Parma (e lì, appunto, il Nostro ha raccontato questa sua, erotico sacrificio alla Patria).

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Ai finlandesi proprio non è piaciuta

Tarja Halonen
Tarja Halonen

Da tutto quanto sopra è ovvio che scaturisse uno sfaccimme da non poco: Finlandesi incazzati come iguana (ne soffrirà certamente anche il Turismo Incoming se Montezemolo non ci metterà una pezza), convocazione del nostro ambasciatore a Helsinki, crisi diplomatica, bagnini romagnoli che incontreranno più difficoltà nell’ottenere il consenso carnale delle turiste finniche, Veronica un filino perplessa.
Ma su tutti, l’immensa ammirazione (venata di invidia) nei confronti di Silvio Il Grande (seduttore) da parte dell’estensore di queste note. Ma perché mai – prosegue il villico nei suoi interventi – tanta stima ed entusiasmo? Elementare Watson: chi scrive è più giovane del Cavaliere di ben 7 giorni (che a volte possono anche fare la differenza) ma nonostante questo vantaggio da un po’ di tempo non è che possa vantare vittorie e trionfi in inebrianti campagne di sesso. None, anzi, è un po’ di tempo che il qui presente scriba (sbarbino appetto al nostro amato Premier) sta calmino se non quasi schiscio, uno ‘status’ che (si fosse nell’Esercito) si potrebbe definire “nella riserva”, posizione che (appunto nella carriera militare) segue il Servizio Permanente Effettivo e precede la R. (tra parentesi) di A Riposo.
Si vuole pertanto che lo scrivente non ammiri chi – novello Toti con ormai poche cartucce, ma forse forse con tante ville disponibili le munizioni aumentano e comunque di nemico disponibile se ne trova a iosa – non perde un colpo solo per far vendere più parmigiano e culatello da un’Italia alla canna del gas (sommerso permettendo)?

Turismo in “Gulag” siberiano: l’ultimo grido…

Basta Turismo da e in  Finlandia, dopo quanto sopra? Mah, comunque aumenterà il Turismo in Urss (pardon, ex, ma perché se si parla di Germania nessuno dice mai ex Terzo Reich?) dopo che il sindaco di una sperduta cittadina siberiana ha deciso di aprire un Gulag turistico perfettamente riproducente lo spaventoso trattamento cui venivano condannati coloro che esprimevano delle riserve su Stalin e il Pcus (che invece sembra andasse benissimo – anzi, a sentire qualche odierno Tiggì sembra vada tuttora più che bene – a chi sfilava col fazzoletto rosso al collo e adesso indossa cravatte di Marianella, più di 100 euro l‘una). Vitto a parte, si ha motivo di credere che il nascente Gulag non avrà nulla da insegnare – quanto a obblighi e vessazioni – agli attuali Villaggi & Vacanze “all’italiana” durante i cui soggiorni non puoi startene in grazia di dio a non fare niente ma vieni invece coartato, obbligato, costretto “a divertirti” da animatori che in caso di mancato convincimento ricorrono pure alla violenza (dopodichè tu, animato da costoro, ti ritrovi più triste di prima e sogni una Pensione Conchiglia dove non ti rompono i marroni).
Ma si gioisca, visto che in tivù si parla tanto di Viaggi. Sì, ma, ahinoi che siamo coinvolti nel mondo del Turismo, si tratta solo del Viaggio sinonimo della vita, dato come tema agli Esami di Maturità (ex di Stato, nei quali – lamenta lo scrivente – si “portavano tutti i 5 anni del Liceo” e non quelle quattro spugnette degli ultimi mesi come adesso…).
D’altro canto come si potrà mai viaggiare nell’imminente estate di fronte al Crollo dei Consumi segnalato la scorsa settimana dall’Istat? E’ grigia, cara gent, ma consoliamoci perché c’è anche chi sta peggio di noi. Ohibò, ma chi? Eccoli, tanto per non fare nomi: Bobo Craxi e Chiara Moroni, che (sempre Corriere del 23 giugno) si accusano di rubarsi voti. D’altro canto, poareti, vanno anche capiti, con quei quattro gatti che gli sono rimasti non può che scattare il ben noto ‘principio’ della “utilità marginale” (tanto, poi, ci penserà il ben famoso President’s Lover). E va là che vai ben…

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