A cosa serve una “Notte Bianca” se…
Che cacchio conta una Notte Bianca all’anno, se poi, dalle ore 18 degli altri 364 giorni dell’anno, il centro si presenta più triste del Cimitero Monumentale?
A cosa serve una Stramilano che blocca la città per un giorno se poi negli altri 364 un milanese non sa dove fare andare le chiappe, giocare al calcetto, al basket, a tirare 2 palle al tennis? Mai stati, i politici milanesi,a vedere i campi sportivi alla periferia di Stoccolma, Londra, Parigi, Berlino etc etc etc? Povero il turista che da piazza Duomo fa 15 metri, va nella storica piazza Mercanti e si ritrova tra sfregi di graffiti (ohèi, vai a Madrid, Parigi, Berlino etc etc, muri puliti, perché questo sconcio solo a Milano?), pavimento sconnesso, pietre divelte e tanta tanta bella piscia (sei in centro, hanno abolito i vespasiani e i baristi non ti danno la chiave del cesso per paura che tu ti spari una pera e resti dentro stecchito, dove vai a cambiare l’acqua al merlo? No problem, ti infili in piazza Mercanti e torni in piazza del Duomo riallacciandoti tranquillamente la patta).
Se lamenti che a Milano non esiste più la legge, il solito gonzo dirà che sei un cattivo, che non vuoi bene alla tua città. E vabbè. Ma se ci ripensi e ti metti a ragionare con un filo di logica ti viene il dubbio di non essere totalmente scemo o cattivaccio. La prova? Allora, prendi la parola multa, consulti il Dizionario Sandron della Lingua Italiana e leggi “una pena in denaro” che pertanto viene fatta pagare a fronte di una infrazione, un reato, una violazione di leggi, regolamenti, superiori disposizioni, che (infrazioni, reati, violazioni) o ci sono o non ci sono. Pertanto, secondo il diritto, a una infrazione corrisponde una multa, a due infrazioni due multe, a tre infrazioni tre multe (occorre andare avanti?). Non ci piove. Eh no, in altre parti del mondo sarà così, ma a Milano (avvicinandosi le elezioni e temendosi l’equazione “troppe multe meno voti”) ecco i politici inventare (ma che geni, una volta in Lombardia avevamo il Volta e il Beccarla) le Contravvenzioni Pilotate (chiuse le urne “multe a gogò, ausiliari scatenati”, prima di riaprirle “ausiliari col braccino”).
E questa (oltre che la 11ma città più cara nel mondo, per bere una birra fai un mutuo) sarebbe la Capitale Morale di un Paese Culla del Diritto? Chissà il Basso Congo.
L’ho già detto, “de Milàn g’ho pièn i bàl”.