Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Nella Francia di Christian Dior

Granville

Granville, la cittadina della Normandia, ricorda con una mostra uno dei più grandi “couturier” del secolo scorso. E’ un avvenimento di cultura e costume che offre la possibilità di visitare una delle zone più belle della Francia

Panorama sul golfo dal giardino della villa di Christian Dior
Panorama sul golfo dal giardino della villa di Christian Dior

Granville, città affacciata sul grande golfo di Saint-Malò e cinta da mura, vanta due glorie, tra loro differenti ma entrambe degne di nota. La prima è quella d’essere il luogo di nascita di Christian Dior (21 gennaio 1905); la seconda di avere la marea più ampia d’Europa, ben diciassette metri, seconda solo alle maree canadesi della costa atlantica. Tutte le località che si affacciano sul golfo presentano maree di notevoli  escursioni, si pensi a quella di Mont-Saint-Michel, per lunghi periodi isola con l’alta marea e penisola con quella bassa (ora verrà realizzato un collegamento permanente); ma quella di Granville è la più impressionante fra tutte. Una marea da record, dunque.

Dior, uomo del secolo

Granville La Casa Rosa
La Casa Rosa

Così come da “record” è da personaggio “super” è stata la vita di Christian Dior, il grande creatore di moda che aveva per motto tre parole: “calma, lusso e voluttà”.
Non a caso il XX Secolo, per quanto concerne la creatività nel difficile campo che detta le regole d’abbigliamento per le donne, desiderose di essere sempre al passo coi tempi, ha subito l’impronta di questo uomo dalla vita non lunga (è morto il 24 ottobre del 1957) comunque prodiga di soddisfazioni professionali e umane.
La casa rosa circondata da un bel giardino,    quella che Dior paragonava alla sua “idea di perfezione”, oggi museo “Maison Christian Dior”, fungerà da sede per la Mostra che la città gli dedica e che rimarrà aperta sino al 25 settembre del 2005.
Dior è senza alcun dubbio fra gli stilisti più famosi del Novecento.
La “Ligne Corolle” o “New Look”, come venne definita dai giornalisti del settore,
è stata la sua prima e più innovativa collezione. Il rosa e il verde, nelle loro combinazioni, erano fonte di ispirazione per le creazioni di Dior; via l’abbigliamento mascolino, che lui definiva “repellente”, spazio alla femminilità, allo charme, all’eleganza della donna.

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Gli abiti di Dior

Abito di Dior
Abito di Dior

Le caratteristiche degli abiti di Dior potevano così essere riassunte: rotondità delle spalle, enfasi donata al busto, risalto dato alla vita stretta e gonne a forma di campana realizzate con materiali sontuosi.
Lo stilista, per amore di verità, ha più volte dichiarato che per il “New Look” si era ispirato alla moda francese del 1860 e agli abiti che indossava sua madre.
Naturalmente la mostra di Granville, per mezzo di documenti, filmati, fotografie ecc., cercherà di svelare ai visitatori la personalità del grande sarto francese, l’importanza delle sue radici, della sua infanzia, le sue fonti d’ispirazione con la moda degli inizi e, successivamente, con le arti d’avanguardia, con il cinema e lo spettacolo.
Gli abiti in mostra saranno quelli creati tra il 1947 e il 1957, grazie ai prestiti di alcuni grandi musei della moda. La commemorazione di Dior prenderà in esame anche l’influenza esercitata nel tempo su altri Paesi e continenti (Giappone, Stati Uniti) e avrà un ricco calendario di eventi.

Normandia perché

Il porto di Granville
Il porto di Granville

La rivisitazione dell’opera di Dior rappresenta anche l’occasione per conoscere Granville, con le sue antiche case di granito e la zona del porto che rievoca mille avventure marinare. Piacevole località di vacanza immortalata nel passato da importanti pittori, Granville è nota anche per il centro di talassoterapia, situato in prossimità della spiaggia.
L’area circostante è ricca di preziose mete turistiche, facilmente raggiungibili da Granville.

 

Isole Chausey
Isole Chausey

Anzitutto Mont-Saint-Michel, con la straordinaria abbazia medioevale “meraviglia dell’occidente”, che appare come per incanto sul “rocher”, circondata dalle sabbie delle “grevès” durante le basse maree e dal mare nel ciclo contrario.
Nella grande baia vi sono le isole Chausey: sono quasi una cinquantina (ma diventano oltre trecentocinquanta con la bassa marea), oltre alle isole britanniche Jersey, Guernesey e altre minori. facilmente raggiungibili da Granville, per respirare aria d’Inghilterra, fortemente influenzata dalla cultura e dalla tradizione storica francese.
Altre gradevoli mete sono La Manche, il dipartimento più occidentale della Normandia che si affaccia sul Canale della Manica, la penisola del Cotentin, dalle coste magiche e solitarie punteggiate di piccoli villaggi, castelli, minuscole stazioni balneari e porticcioli incantevoli come Barfleur, uno dei villaggi più belli della Francia; poco lontana, la famosa “spiaggia dello sbarco” di Utah Beach.

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Parc Naturel Régional des Marais du Cotentin
Parc Naturel Régional des Marais du Cotentin

Appena alle spalle del mare, ecco Sainte-Mère-Eglise che fa parte del “Parc Naturel Régional des Marais du Cotentin e du Bessin”, creato nel 1991: centocinquantamila ettari di marais; anche qui, tranquilli piccoli villaggi, musei contadini, castelli e una  campagna verdissima.
All’estremo nord  de la Manche troviamo la penisola della Hague, selvaggia e dolce nello stesso tempo, con i paesini dei pescatori fra i quali Port Racine, il più piccolo porto di Francia.
Altra meta è Gréville-Hague, paese natale di Jean Francois Millet, il famoso pittore dell’Angelus, che ha ritratto le atmosfere di questi luoghi che avevano incantato anche Jacques Prèvert, vissuto nella quiete verde del piccolo villaggio di Omonville-la Petite sino alla morte, nel 1977.
La Maison Prèvert, una casetta-giocattolo, circondata da fiori, è diventata un piccolo, romantico museo di ricordi.
Un viaggio in Normandia, dunque, per un’estate da vivere in maniera diversa, auspice la mostra di Dior. Un viaggio nei colori che troviamo nei quadri di Monet e degli  impressionisti, perché è qui che l’Impressionismo è nato, nella luce che si sprigiona dal cielo e dal mare di Normandia, dai colori dei suoi giardini fioriti.

(al servizio ha collaborato Mariagrazia Toniut)
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