Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia (Corriere della Sera 13/9) ha chiuso il 1° semestre ’06 con un deficit pesantuccio e prevede che anche il 2° semestre non sarà “grasso che cola”? D’accordo – commenterà la gentile aficiòn lettrice – ma Mondointasca non dovrebbe essere un web magazine che fornisce notizie degne di tal nome (mentre da decenni e decenni, anzi da sempre, l’Alitalia in rosso non fa ormai più notizia)? Beh, anche questo è vero, ma come si fa a non segnalare la indefessa continuità (quasi un’eroica pervicacia) di un’azienda del paraStato nel perdere soldi nostop? (N.B.: Lo prescrive il dottore – … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia (Corriere della Sera 13/9) ha chiuso il 1° semestre ’06 con un deficit pesantuccio e prevede che anche il 2° semestre non sarà “grasso che cola”?

D’accordo – commenterà la gentile aficiòn lettrice – ma Mondointasca non dovrebbe essere un web magazine che fornisce notizie degne di tal nome (mentre da decenni e decenni, anzi da sempre, l’Alitalia in rosso non fa ormai più notizia)?
Beh, anche questo è vero, ma come si fa a non segnalare la indefessa continuità (quasi un’eroica pervicacia) di un’azienda del paraStato nel perdere soldi nostop? (N.B.: Lo prescrive il dottore – che un Paese debba obbligatoriamente avere una Compagnia Aerea di Bandiera – o con la scusa del prestigio e dell’immagine non si tiene in piedi un carrozzone eternamente deficitario soltanto per piazzare qualche Boiardo di Stato “vicino” al Potente di turno?)

Sapevate che… Se si parla di Turismo (rituale la domanda in autunno: com’è andata la stagione?) non si capisce più una fava?
Nella scorsa estate, secondo i mezzibusto tivù dei tiggì, le Città d’Arte italiane sono state “Prese d’Assalto” (che palle questa espressione, ormai non c’è albergo o treno o spiaggia o traghetto che non sia “preso d’assalto”; nessuno che trovi altre parole per raccontare il successo di una località, le molte prenotazioni di un servizio, un accentuato interesse turistico, in tivù tutti prendono d’assalto tutto).
Secondo l’Osservatorio dell’Associazione Europea Operatori di Viaggi in pullman
– invece – con la vicenda  dei pedaggi sui bus turistici, l’Italia non solo si è fermata al Medioevo (così ha riportato la stampa del trade) ma ha pure perso oltre un milione di visitatori delle città d’arte dal 2002 al 2005 e un miliardo di euro di fatturato a causa di barriere burocratiche e balzelli. Cuntent? E alùra, chi ha ragione? Quelli dei Pullman o quelli dell’assalto?

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Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko

Sapevate che… C’è ancora una metà (quella mica giusta, ça va sans dire, rossonera) di Milano
– città pratica, concreta, poco portata alle favole e alle pugnette mentali – che crede alle favole (e alle palle contate da giornali e venditori di fumo)?
Eh sì, si tratta dei tifosi milanisti che (a detta dei casciaball sportivi) si sono incazzati perché il loro “ex-mitico Shevchenko” che in precedenza aveva giurato al Milan  eterno amore – dopo un gol ha baciato la maglia del Chelsea, sua nuova squadra. “Robb de matt, “cose e’ pazzi”, sembra impossibile ma c’è ancora in giro gente che crede (solo perché gliela contano dirigenti futballari e gazzettieri) alla favola, alla pugnetta mentale dell’attaccamento alla maglia, dell’amore per i (un tempo definiti) colori sociali. Che pena, che pena, ma non gli dice nessuno che non c’è calciatore d’oggidì – vedi calcioscommesse, scandali, finti trasferimenti, passaporti falsi, doppie firme su differenti contratti ecc. ecc. – che per “1 Euro 1” dopo mammà e la sorella si venderebbe pure la cugina se non fosse che non ce l’ha? D’altro canto, da quando il Calcio non è più “campanile” ed è divenuto uno show per calcianti bestiùn itineranti, sai che “je frega” a un vichingo di Norvegia o a un nègher del Ghana o a un giallo di Seul della rivalità, delle tradizioni, della storia di Inter, Milan e compagnia cantando? Quelli pensano (ed è pure giustissimo) alla grana e tutto finisce lì.
Se proprio si vuol tornare a “Porta Cicca e a la Bovisa” si elevi un grato ricordo
(cunt un bèl basìn) al grande Giovannino Danzi.

Giacinto Facchetti
Giacinto Facchetti

Sapevate che… E c’è invece l’altra metà di Milano (quella sana, perbene, inutile aggiungere che si tratta di quella “bausciona” nerazzurra) che si inchina e piange il suo fantastico Fachetùn?
Eh sì, ciao Facchetti, gloriosa parte finale della più bella filastrocca mai sentita su un campo di Calcio: “…sartiburgnichfacchetti …”; non sai quanto ti deve l’autore di queste umili righe, quanti ricordi, esaltazioni, passioni, vittorie (e si aggiunga in questo ricordo il Grandissimo Mago Herrera. “Chinoncredeinherreranellavitapiùnonspera  … sialasorteazzurraoneravivalintervivaherrera”.
Quanto soffrì, un giorno, questo tuo umile ammiratore, vedendoti sbattuto in un dibattito tivù, prima di un Juve-Inter di cinque o sei anni fa, tra le grinfie di Moggi e Giraudo. Altro che “sparare sulla crocerossa”.

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