Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Brescia, il paesaggio e gli impressionisti

Nel calendario 2006-2007, una mostra sul paesaggio che parte da Turner e Constable, una monografica su Mondrian e tre autori italiani contemporanei

Paul Cézanne, Strada che curva, 1881
Paul Cézanne, Strada che curva, 1881

La stagione delle grandi mostre si aprirà a Brescia a fine ottobre, con la quarta esposizione nella città curata da Linea d’Ombra e Marco Goldin. Dopo il successo delle rassegne precedenti, che solo l’anno scorso avevano richiamato a Brescia più di 500 mila visitatori, per il museo di Santa Giulia è stata annunciata l’esposizione “Turner e gli impressionisti. La grande storia del paesaggio moderno in Europa”,  dal 28 ottobre prossimo al 9 aprile 2007. Goldin torna a proporre un tema a lui caro, l’impressionismo, già presentato a Brescia con “Monet, la Senna, le ninfee” e “Gauguin/Van Gogh, l’avventura del colore nuovo”, ma questa volta aggiunge una sezione dedicata a Turner, Constable e la pittura di paesaggio del primo Ottocento. 

Joseph Mallord William Turner, Sheerness vista da Nore, 1808
Joseph Mallord William Turner, Sheerness vista da Nore, 1808

La mostra, un corpus di 270 opere, esamina il modo di dipingere e interpretare il paesaggio dalle scene mitologiche della tradizione accademica fino allo studio della natura di per se stessa. Seguendo un criterio quasi didascalico, Goldin mette a confronto le opere inglesi e dell’Accademia francese del XIX secolo, la scuola di Barbizon, l’impressionismo, suddividendo le opere in base ai temi come il giardino, gli alberi, la città, più di una volta riproposti in coppie di opere: soggetti analoghi, o simile struttura compositiva, dipinti da pittori diversi con una “mano”  tradizionale oppure moderna.
35 sono le opere di Turner in mostra, una novità rispetto alle mostre precedenti, mentre tra gli inediti si contano due opere di Guillaumin, per la prima volta esposti al di fuori del museo di Caracas, un Monet della collezione della Banca d’Italia, e altre opere provenienti da collezioni private.

Osvaldo Licini, Paesaggio marchigiano (Il trogolo), 1927
Osvaldo Licini, Paesaggio marchigiano (Il trogolo), 1927

Brescia però annuncia per il 28 ottobre anche mostre che non siano legate all’impressionismo, come l’esposizione di ottanta lavori di Piet Mondrian, al museo di Santa Giulia e sempre fino al 9 aprile. Le opere vengono quasi tutte dal Gemeentemuseum dell’Aia e comprendono anche tele figurative, meno note rispetto alle geometrie astratte della maturità. Per un periodo espositivo più breve, vengono poi proposti artisti contemporanei italiani come “Osvaldo Licini. Opere dal 1913 al 1929”, in Santa Giulia, fino al 19 gennaio: del pittore marchigiano morto nel 1958 saranno presenti trentadue opere, dalla collezione Licini di Livorno e la pinacoteca di Ascoli.
Al Grande Miglio in Castello, dal 28 ottobre a gennaio, espone invece Guarienti, trevigiano, nato nel ’23, con una selezione di quaranta opere realizzate negli ultimi dieci anni. Per il Piccolo Miglio in Castello Goldin ha scelto un’antologia di Gianquinto, scomparso a Jesolo nel 2003, mentre per il 2007 ha previsto una mostra su Forgioli e una su Pirandello.

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Orario delle mostre: da lunedì a giovedì 9-19; venerdì e sabato 9-21; domenica 9-20. Per informazioni: call center 0438 21306.

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