Paìs Vasco per tutti
La Natura spazia dalle frastagliate coste del Mar Cantabrico – interrotte da lunghe spiagge sabbiose e profonde – ai dolci panorami della Rioja Alavesa, un Chiantishire a sud dei Pirenei con vini di assoluta qualità.
Alle già accennate tradizioni storiche (la visita di Guernica fa meditare) si aggiungono quelle religiose (ad Azpeitìa nacque Sant’Ignazio di Loyola) e folcloristiche: le corse sulle grandi barche a remi usate per la pesca alla prelibata “merluza”si vedono solo da queste parti.
Una destinazione non è valida se non comprende la visita di belle città, ed ecco pertanto la citata Bilbao – resa celebre dal Guggenheim -, l’intrigante Vitoria – con la Città Vecchia dai sapori medioevali – e la splendida San Sebastiàn, un gioiello voluto dall’ “architetto Natura” con la perfetta baia contornata dalle spiagge della Concha e di Ondarreta, sulle quali si affacciano le eleganti costruzioni progettate per i fasti della Belle Epoque.
Una vacanza nel Paìs Vasco vale pertanto per tutti: per il turista e per il “gourmet”, per il mondano e per chi ammira i paesaggi, per il vacanziere che ama il mare ma non vuole arrostire al sole e per chi rincorre la Storia; per l’amante dell’arte e per il viaggiatore.
Come andarci
Tante le possibilità e le soluzioni per tutto l’anno. Perfetta l’estate; in primavera e in autunno le temperature sono miti e gradevoliM; in inverno il clima può essere piovoso ma il freddo è raro e il tempo cambia frequentemente.
I Paesi Baschi sono serviti da tre aeroporti (Bilbao, con frequenti voli da e per l’Italia a interessanti tariffe, San Sebastiàn e Vitoria). In auto San Sebastiàn (la capitale di provincia basca più vicina all’Italia) è raggiungibile interamente in autostrada, sia a nord che a sud dei Pirenei.
Si può “fare un salto” per un weekend “lungo” oppure dedicare ai Paesi Baschi una intera settimana con la Formula Fly & Drive. Chi progetta una vacanza più lunga può inoltre decidere di spaziare in tante altre belle regioni del nord della Spagna (lungo la costa – la Cornisa – del Mar Cantabrico, la già citata Spagna Verde dai paesaggi “quasi svizzeri”).
Il “menu” di Josean Martinez, al ristorante Guggenheim
In omaggio alla gentile aficiòn lettrice:
“Huevo asado a baja temperatura” – Uovo cotto a bassa temperatura su un letto di patata “ratte”, condito con olio “kalamata” e nettare di peperone “morròn”.
“Tomate de parra relleno de chipiròn » – Pomodoro di pergola ripieno di calamaretto su riso nero di seppia e crema fresca.
“Pescado del dìa asado” – Nasello al forno su un purè di tubercoli vari (yuca, igname, batata).
“Carillera de tenera lacada” – Guancia di vitella laccata su polenta, preparata con pomodoro secco, oliva nera ed emulsione di latte.
“Manzana confitada en caramelo” – Mela candita nel caramello con gelato di zenzero e sugo di prugne.
“Cuenco de kèfir natural” – Ciotolina di yogurt naturale del Caucaso ricoperto di una crema di tè fermentato, con contrasto di fragole e croccante di zucchero e latte.
“Vini”: Viña Cantosàn 2005 D.O. Rueda – Azpilicueta Creanza 2002 D.O. Ca. Rioja