Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Diario Eno-turistico di dolci giornate Friulane

Monfalcone e dintorni Tavola a festa nella tenuta Blasig Ma eccomi orsù a Monfalcone (dopo un’occhiata alla stazione di Cervignano dalla architettura già profumante di Mitteleuropea). Veloce presentazione con gli altri “educandi” convenuti eppoi via verso i noti Cantieri (sorti austroungarici nel 1908 a opera dei Cosulich, nome poi divenuto importante nelle vicende del turismo italiano) eppoi all’antica chiesa di San Giovanni in Tuba (da tromba, quella del Giudizio Universale) indi a soffermarci sul ceruleo specchio d’acqua del riaffiorante Timavo: strano fiume, compie trentotto chilometri “underground” sotto il Carso per sbucare a Monfalcone a due passi dal mare. La sera, … Leggi tutto

Monfalcone e dintorni

Tavola a festa nella tenuta Blasig
Tavola a festa nella tenuta Blasig

Ma eccomi orsù a Monfalcone (dopo un’occhiata alla stazione di Cervignano dalla architettura già profumante di Mitteleuropea). Veloce presentazione con gli altri “educandi” convenuti eppoi via verso i noti Cantieri (sorti austroungarici nel 1908 a opera dei Cosulich, nome poi divenuto importante nelle vicende del turismo italiano) eppoi all’antica chiesa di San Giovanni in Tuba (da tromba, quella del Giudizio Universale) indi a soffermarci sul ceruleo specchio d’acqua del riaffiorante Timavo: strano fiume, compie trentotto chilometri “underground” sotto il Carso per sbucare a Monfalcone a due passi dal mare.
La sera, per quanto concerne il massimo degli umani piaceri durante una bella gita (frequentazione di gente giusta, imparare sempre qualcosa, trattarsi bene a tavola mangiando bene e bevendo meglio) si comincia alla grande. Prima di un’elegante cena, nella Tenuta di Blasig a Ronchi dei Legionari (sì, di lì partì D’Annunzio per quel Gran Casino che fu l’Impresa di Fiume; leggere “Alla Festa della Rivoluzione”, Claudia Salaris, il Mulino, robb de matt) Walter Filiputti, Gran Sacerdote dell’eno-gastronomia Friulvenetogiuliana, insegna (orchestrando due giovani ma già esperti chef del Vitello d’Oro di Udine e dell’Androna di Grado).

Ricetta “Baccalà e Mozzarella di Bufala” e altre delizie

Gubane
Gubane

E così imparo che esiste una neoinventata leccornia, la “Trasparenza di Baccalà e Mozzarella di Bufala” (friulana!) e ne apprendo la preparazione che trasmetto al cortese lettore:
si prende uno specialissimo (resiste a ogni temperatura) cellophane (vedi Google o www.decorfooditaly.it  carta Fata) lo si modella a mò di cartoccio, si riempie di pezzetti di baccalà (dissalato per tre giorni) e mozzarella aggiungendo olio, sapori e verdure dopodiché, chiuso il sacchetto con lo spago, lo si mette a cuocere in una padella (non occorre acqua né condimento, anche se a contatto diretto con il metallo rovente il cellophane non brucia). Provare per credere (e da modesto apprendista “gourmand” aggiungo che tale divertente sistema di cottura può essere applicato a tutti gli ingredienti che la fantasia vorrà suggerire).
Prima di un Dessert Sinfonia (sorbetto di mele e una fragola servito con Gubana, doverosamente non meno che ovviamente fradicia di Sliwovitz) Walter Filiputti arricchisce pure le nostre conoscenze ittiche dichiarando che a suo avviso il Pesce Azzurro dei fondali del Nord Adriatico è “il migliore del mondo” (e la sogliola, massimo venticinque centimetri, nonché le schie e i gamberetti di laguna non sono da meno). Le ragioni? La scarsa profondità dell’acqua garantisce ai pesci un “pascolo più concentrato”. Lascio Villa Blasig congedandomi dalla elegante coppia ospitante e neoesperto di una semplice quanto sapida “crema di patate” (con olio, sale, pepe eppoi frullare, provarla, stando però attenti di non scadere in un vile purè).  
Fine del primo tomo…alla prossima puntata.

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