Un cattolicesimo intenso; con un po’ di “grandeur”
Malta “piccola Hollywood del Mediterraneo”, location d’eccezione per successi cinematografici internazionali, con la grande varietà dei suoi scenari naturali, i palazzi, le fortificazioni, i templi e i Mediterranean Film Studios impiantati sul suolo isolano a metà degli anni Sessanta del Novecento e divenuti sempre più importanti per l’industria cinematografica mondiale, che vi ha fatto sfilare star come Madonna, Rupert Everett, Sharon Stone, Brad Pitt.
Ma anche Malta roccaforte della cristianità, dove gli abitanti sono religiosi come a Lourdes con tante chiese, si dice, quanti sono i giorni dell’anno; con cupole da capogiro che si vedono da qualsiasi parte dell’isola. Come quella della chiesa di Xewkija, a Gozo, copia della veneziana Santa Maria della Salute che un villaggio di duemila anime ha costruito con lacrime e sangue grazie ai finanziamenti provenienti dagli emigrati stanziati in Australia, Canada, Stati Uniti.
Malta credente, fervente, quasi bigotta con un forte sentimento del sacro, una religiosità vissuta “day-by-day” ed esibita nelle tante feste religiose, nelle madonnine che si vedono dappertutto? O ancora Malta sfrenata nella notte di St. Julian’s e Paceville, con locali che si succedono senza soluzione di continuità e ombelichi in bella vista come in qualsiasi parte d’Italia nel quartiere più gettonato dai giovani? Malta civilissima dove le ragazze, le donne, possono andare in giro da sole sicure anche nel cuore della notte. Malta del Nord o del Sud del mondo?
Al “confino” su un’isola? Si, a Malta
A un tiro di schioppo dalla nostra penisola (l’isola grande è a 95 chilometri dalla Sicilia) il piccolo arcipelago, oggi popolatissimo, dove sono passate (quasi) tutte le principali civiltà antiche oltre ai Cavalieri paladini della cristianità, Napoleone Bonaparte e gli inglesi, è una sorpresa continua: si mangia come in Italia, ci si comporta come in Inghilterra, i ragazzi corteggiano come in Spagna, il mare è trasparente come in Sardegna, le chiese sono tante come in Sud America, ci si diverte come a Ibiza, si gioca a tombola come a Napoli.
Colpiscono il barocco dorato della vociante (la mattina) Valletta e quello di Mdina, l’antica capitale isolana dalla quiete irreale; colpiscono le scogliere di Dwejra, le spiagge di Golden Bay e Mellieħa, la laguna Blu di Comino, i fondali di Gozo, la cinta muraria della Cottonera, il Porto Grande della capitale profondo e riparatissimo, gli struggenti templi megalitici di Ggantija, ma soprattutto colpiscono la storia, la mescolanza etnica, il sincretismo culturale evidenti in ogni segno, in ogni cosa.
Come arrivare, dove alloggiare, dove mangiare
Il Tour operator Aviomar propone pacchetti, che abbiamo riscontrato essere validi, in vendita nelle migliori agenzie di viaggio, con voli giornalieri da Milano Malpensa e da Roma con Air Malta. Tra i possibili alberghi dove alloggiare:
Hotel Radisson SAS Golden Sands: grande complesso nel nord dell’isola, appena ristrutturato, con trecento camere affacciate sull’incantevole spiaggia di Golden Bay, scenografiche piscine, campi sportivi, centro benessere, centro sub.
Xara Palace Relais& Chateaux, a Mdina, cinque stelle con solo 17 suite in un palazzo del XVII secolo con raffinato ristorante, terrazza e magnifica vista.
A Gozo Kempinski San Lawrenz Resort & Spa, suggestivo, con centro ayurvedico, centro di terapie marine, palestra, campi da tennis e squash.
Tra i ristoranti dove mangiare segnaliamo:
Ir-Razzett L-Antik (Valley Road, tel. 00356-21470221), a Qormi, il paese dei fornai, un locale molto piacevole dove si propongono serate gastronomiche a tema (medievale per esempio) e si tengono corsi di cucina (www.farmhousecooking.com).
La Valette Band Club, a Valletta (Repubblic Street 297, tel. 00356-21236011): per mangiare in un ambiente familiare, sede della banda locale, ma anche per sorseggiare un drink e giocare (o assistere) alle mitiche tombolate il martedì e il sabato.
Da Luciano, a Valletta (Merchants Street n. 21/22, tel. 00356-236212): accanto alla cattedrale con vista del campanile, paste e pizze di ogni tipo (la cucina italiana è dominante sull’isola) e pesce alla griglia.