Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

In ripresa il turismo targato Italia

Gli ultimi dati Isnart danno buone percentuali per le vacanze nel nostro paese di connazionali e stranieri. I volumi però crescono meno del loro potenziale

Vale molto la destinazione Italia nelle preferenze del turismo domestico e internazionale, anche se volumi e produttività potrebbero migliorare ancora. Gli ultimi dati dell’osservatorio Isnart e Unioncamere sui viaggi nel Bel Paese, presentati a Milano nel corso della Borsa Internazionale del turismo, hanno registrato per il 2006 alti e bassi nel numero di viaggi e dei soggiorni. La scelta degli italiani, per l’84 per cento dei casi, è ricaduta su mete nazionali con 121 milioni di vacanze. I viaggiatori stranieri hanno guardato all’Italia con rinnovato interesse: si riduce il calo degli afflussi dalla Germania, da – 10,7 nel 2005 al – 3,4 nel 2004 e crescono con percentuali circa del 2 per cento inglesi, francesi, statunitensi. C’è stato un incremento generale sui viaggi, per italiani e stranieri, nei mesi di aprile e giugno mentre meno soddisfacenti si sono rivelati i risultati della stagione invernale.

I mercati esteri nel 2006: il calo in blu, la ripresa in arancio. Fonte Isnart
I mercati esteri nel 2006: il calo in blu, la ripresa in arancio. Fonte Isnart

Il valore del segmento turismo sul mercato si attesta, per il 2006, a
entrate per 44,9 milioni di euro, 24,5 per quello italiano e 20,4 per
l’incoming di viaggiatori stranieri. Per quanto riguarda le vacanze dei
nostri connazionali, il saldo avrebbe un impatto economico negativo: la
spesa dei turisti nei luoghi di villeggiatura è stata infatti
quantificata a 44,5 miliardi di euro, mentre nel 2005 era arrivata a
46,8 miliardi. Sempre esaminando la produttività del settore per
l’economia, il soggiorno balneare resta il più vantaggioso, nel quale,
cioè, si registra il miglior rapporto tra numero di vacanze e spesa.
La ricerca, che ha esaminato parecchi aspetti quantitativi e
qualitativi sull’andamento del 2006, ha rilevato anche quanto spendono
i turisti stranieri una volta giunti in Italia, oltre alle quote
necessarie per il trasporto e l’alloggio. I vacanzieri più dediti allo
shopping sono i giapponesi, che destinano a consumi e acquisti, in
media, 216 euro al giorno. Gli statunitensi spendono circa 106 euro al
giorno, gli svizzeri quasi 122 euro, mentre i più attenti al risparmio
sembrano essere gli olandesi, con una spesa media di 76 euro al giorno.

Isnart ha poi elaborato la capacità di penetrazione dei prodotti
italiani sui diversi mercati: il turismo balneare, montano, ma anche
quello culturale, i viaggi per esplorare la natura e i laghi, le mete
di interesse termale. L’obiettivo era valutare quanto le destinazioni
italiane risentono della concorrenza con i paesi esteri e soprattutto,
verificare se il mercato è saturo o ci sono margini per sviluppare un
aumento di clientela. L’indagine riserva qualche sorpresa: ci sono sì
ambiti molto consolidati, ma, in particolare per quanto riguarda i
numeri del turismo estero, l’Italia avrebbe maturato, ad oggi, solo il
10 del suo potenziale.

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