Venerdì 17 Maggio 2024 - Anno XXII

Splendore a Verona

Fino a luglio a Palazzo della Ragione sono i mostra i capolavori dei più grandi artisti italiani all’insegna della modernità della malinconia. Come aspirazione all’assoluto

Sandro Botticelli, Il Ritorno di Giuditta a Betulia, 1472
Sandro Botticelli, Il Ritorno di Giuditta a Betulia, 1472

Resteranno in mostra fino al 29 luglio 2007 le opere esposte a Verona a Palazzo della Ragione, per la rassegna “Il settimo splendore. La modernità della malinconia”, termine che non deve essere confuso con nostalgia, ma spiegato con una definizione filosofica. Secondo la quale la malinconia sarebbe la tensione, soprattutto giovanile, all’assoluto che si scontra con il relativo del vivere reale e quotidiano. Con questo assunto Giorgio Cortenova – curatore e ideatore della mostra e direttore della Galleria d’arte Moderna Palazzo Forti – propone oggi l’idea che per quattro anni lo ha impegnato a selezionare le opere che sviluppano i temi della modernità tra cui “quell’intreccio di amore ideale, di malinconia e meditativa riflessione che caratterizza il cielo dantesco, il settimo cielo o, meglio ancora il settimo splendore del paradiso dell’Alighieri”.
Ecco spiegati, dunque, il titolo e l’ispirazione che motivano il percorso espositivo suddiviso in 6 sezioni, in cui si alternano capolavori antichi e opere contemporanee, capaci di restituire al visitatore un senso di equilibrio e al tempo stesso di leggerezza.

Antonio Canova, La Beneficenza, Il Vecchio e il bambino, 1800
Antonio Canova, La Beneficenza, Il Vecchio e il bambino, 1800

Fra le duecento opere selezionate, compaiono i nomi di Sandro Botticelli, Pontormo, Giorgione, Lorenzo Lotto, Tiziano, Tintoretto, Parmigianino, Annibale Carracci, Caravaggio, Guercino, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Antonio Canova; tra gli artisti del Novecento figurano Giorgio De Chirico, Amedeo Modigliani e per i contemporanei Michelangelo Pistoletto. Tra i classici, da segnalare la presenza di Michelangelo Buonarroti, con uno studio di testa per la Cappella Sistina in San Pietro.
Alla rassegna veronese hanno aderito con meritevoli prestiti i maggiori musei italiani ed europei, da Budapest a Dresda, da Roma a Milano, da Parigi a Zurigo, da Firenze a Londra.
La mostra è anche l’occasione per riproporre al pubblico Palazzo della Ragione, riportato all’antica bellezza grazie all’intervento di recupero realizzato da Tobia Scarpa, un architetto di fama e un cognome di casa a Verona, attraverso l’opera di suo padre Carlo che a suo tempo ripristinò la vibrante bellezza di Castelvecchio.

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“Il settimo splendore. La modernità della malinconia”
Palazzo della Ragione, Piazza dei Signori, Verona
Fino al 29 luglio 2007
Orari: dal lunedì al venerdì 9.30-19.30, Sabato e domenica 9.30-21.30
Biglietto:  10/8/4 €
Info per singoli e gruppi di adulti: Ingegneria per la Cultura-Gruppo Civita 199.199.111 servizi@civita.it
Info e prenotazioni per attività didattiche: Aster Tel 045/8000466
asterarc@asterarchelogia.191.it-www.didamusei.it

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