Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Venezia Sapevate che… Se “vanno a remengo” anche le tre “città leader” (Venezia, Roma, Firenze) e con la Riviera Romagnola in crisi da tempo, al Turismo italiano resta ben poco? E almeno per quanto riguarda l’Incoming a Venezia ci sarebbe da preoccuparsi un filino, visto che, da quanto si legge, non è che il locale Turismo ricettivo sia in mano a delle Mammole. Il “Corriere della Sera” del 13 marzo in un articolo dell’inviata Marisa Fumagalli (“Venezia le mani del racket sui turisti”) denuncia infatti vicende che quantomeno dovrebbero impensierire il Superministro del Turismo, Rutelli, ben più della gestazione del … Leggi tutto

Venezia
Venezia

Sapevate che… Se “vanno a remengo” anche le tre “città leader” (Venezia, Roma, Firenze) e con la Riviera Romagnola in crisi da tempo, al Turismo italiano resta ben poco?

E almeno per quanto riguarda l’Incoming a Venezia ci sarebbe da preoccuparsi un filino, visto che, da quanto si legge, non è che il locale Turismo ricettivo sia in mano a delle Mammole. Il “Corriere della Sera” del 13 marzo in un articolo dell’inviata Marisa Fumagalli (“Venezia le mani del racket sui turisti”) denuncia infatti vicende che quantomeno dovrebbero impensierire il Superministro del Turismo, Rutelli, ben più della gestazione del Partito Democratico. Si legge ad esempio che “frotte di abusivi gestiscono il traffico turistico al Tronchetto e in Piazzale Roma”, che “operano Taxi non autorizzati sotto il controllo degli ‘eredi’ di Maniero, il boss della banda del Brenta”, che “una signora americana in vacanza con figlia ha pagato 1000 euro  per una corsa sul Canal Grande”, che “un gruppo di francesi che voleva andare a San Marco ha scucito 400 euro ma si è ritrovato a Murano e colà abbandonato, dopodiché per andare a San Marco ha dovuto zompare su un vaporetto”.
Una dichiarazione del veneziano, Gian Carlo Ligabue, celeberrimo imprenditore e uomo di cultura, chiude l’articolo e fa meditare: “Venezia è diventata una città smarrita e ingovernabile”.

Letizia Moratti
Letizia Moratti

Sapevate che… Se Venezia piange Milano (che vuol essere pure lei “città con vocazione turistica”: ma ci faccia il piacere!) non ride?
Almeno per quanto riguarda l’ordine pubblico. Tant’è che la Moratti ha organizzato un corteo per combattere la mancanza di sicurezza. Ma a ‘sto punto si è passati dalla mancanza di “pubblica sicurezza” alla mancanza di “sicurezza stradale”.
Si è infatti verificato che mica tutti, in primis quelli dell’opposizione, avevano voglia di sfilare con la Moratti, cosicché ognuno si è fatto un suo corteo e a quel punto –nonostante l’enorme numero di semafori, perché nell’installazione di un semaforo un paio di mazzette ci scappano sempre – si è corso il grosso rischio di un “ingorgo di cortei” colo possibile risultato (si sarebbe trattato di una vera e propria Prima Mondiale) di “scontri plurimi di cortei”; scontri non politici, con botte e manganellate, solo intasamenti, piccole collisioni frontali tra cittadini che non riuscivano a fare retromarcia. A quel punto solo i Vigili Urbani avrebbero potuto dirigere l’ingorgo del traffico umano generato da Morattiani, Unionisti, Frigidi, Sindacati e Meno Frigidi, improvvisamente ritrovatisi tutti insieme a mischiare i loro cortei allo stesso incrocio stradale. Ma i Vigili col cavolo che stanno in strada (smog, traffico, rumori, inizi di artrite, braccia da alzare a dirigere il traffico); molto meglio in ufficio. A onor del vero qualche Vigile (sui 3300 della truppa) in giro c’è (quattro o cinuque, mica di più) se non ché alle 18 (proprio quando comincia il traffico di fine giornata) tutti scappano via come il Berruti alle Olimpiadi. Ma i dodici o tredici cortei (il 1°, il più “in”, bello, chic ed elegante era comunque quello della Moratti in tailleur fucsia e scarpe a mezzo tacco, vedi il corsivo della Lina Sotis sul “Corriere della Sera”) ahiloro, sfilavano la sera.

Sapevate che… Se Milano possiede (come erroneamente bofonchiano sedicenti esperti che non sanno cos’è il Turismo) “vocazione turistica” non possiede invece “vocazione motociclistica”?
Difatti quelli che sfilavano nei dodici o tredici cortei di cui sopra, avevano pensato bene di far cadere la cera delle fiaccole sul pavimento stradale. E fu così che quei poveracci di motociclisti che sono passati dopo i cortei della “sicurezza cittadina”, si sono ritrovati nella più totale “insicurezza di guida” scivolando sull’asfalto come dei pattinatori, per poi finire col culo ammaccato e la moto sfasciata. Mah.

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Charles Simonyi
Charles Simonyi

Sapevate che… Almeno qualcuno che non viaggia con il Low Cost c’è ancora?
Eh sì, pochi ma buoni (e coi danée); gente che sa quel che vuole e non bada a spese (“minga quei barbùn” che decidono dove andare in base al costo del viaggio).
E’ il caso dei Turisti nello Spazio, che per fare un viaggetto stratosferico, una manciata di minuti girando intorno alla Terra in totale assenza di gravità, scuciranno 200.000 dollari. Voli spaziali di privati cittadini ne esistono già, vedi la gita del miliardario yankee di origine ungherese Charles Simonyi che il 9 aprile – quinto turista di un  bislacco ranking di vitaioli interplanetari – partirà sulla Soyuz, aeronave dell’ex flotta planetaria dell’ex Urss, non senza aver previamente staccato un assegno di 5 milioni di dollari. Mancava però una bella Compagnia di Voli Spaziali, che operasse con continuità (abbassando quindi i costi, si fa per dire, ad ogni buon conto chi esclude che a breve ci ritroveremo pure un Low Cost per la Luna?).
Ed eccola, la Compagnia, voluta da Richard Branson, padrone della Virgin (che pertanto alla neonata destinata a “volare alto” non poteva che dare il nome Virgin Galactic). Volerà dal 2009 (c’è chi anticipa al 2008); è già stata affittata una pista nel New Mexico (spesa 27,5 milioni di dollari per vent’anni), navette spaziali Space-Ship-Two a 6 posti. Nonostante reiterati solleciti, la Virgin Galactic non ha ancora risposto alla Fiavet (la Federazione delle Agenzie Viaggi italiane) in merito a una richiesta di commissione su questo tipo di biglietteria aerea.

Sapevate che… La Hunziker e Ramazzotti hanno problemi di booking aereo?
Nel segnalare la loro andata congiunta alle Maldive (“per far contenta la bambina”, da cui lettrici Gossip e sciurette televedenti in lacrime, fazzoletto bagnato). Ramazzotti ha precisato che però lui e la Hunziker “non tornano assieme”. Evidentemente non c’era posto sull’aereo, in overbooking per le centinaia di paparazzi al seguito della coppia. Un paio di foto per le innumerevoli Gazzette e Rotocalchi del Niente – con tutti quei pirla in attesa di abbeverarsene – valgono il viaggio.

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