Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Se si parla di Turismo è il caso di cominciare ad abituarsi al “numero chiuso”? Eh sì, avevano cominciato quelli delle Grotte di Altamira (Cantabria, Spagna) decretando: non più di “tot” visitatori al giorno; il divieto permane, ma fortunatamente non impedisce di vedere la “Cappella Sistina della Preistoria” perché proprio a fianco hanno costruito una copia  – si può dire perfettissima? – delle Grotte dalle visite “contingentate”. Il “numero chiuso” prima o poi sarà imposto anche a chi vorrà visitare Venezia e dovrà vestire griffato o quantomeno non girare a dorso nudo né consumare la “schiscetta” in piazza … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Se si parla di Turismo è il caso di cominciare ad abituarsi al “numero chiuso”?

Eh sì, avevano cominciato quelli delle Grotte di Altamira (Cantabria, Spagna) decretando: non più di “tot” visitatori al giorno; il divieto permane, ma fortunatamente non impedisce di vedere la “Cappella Sistina della Preistoria” perché proprio a fianco hanno costruito una copia  – si può dire perfettissima? – delle Grotte dalle visite “contingentate”.
Il “numero chiuso” prima o poi sarà imposto anche a chi vorrà visitare Venezia e dovrà vestire griffato o quantomeno non girare a dorso nudo né consumare la “schiscetta” in piazza San Marco. E il “numero chiuso” è già approdato alle Eolie: in estate non più di cinquecento (la media era cinquemila) visitatori giornalieri a Stromboli e Panarea. Tutto ok, no problem, salvo una domanda: chi “chiude” il “numero chiuso”? Una sorta di “chi giudica i giudici?”. E la domanda non è (totalmente) scema: ci sarà infatti da ridere a vedere come saranno selezionati gli eletti da dio, la casta braminica che potrà sbarcare. E i “paria”, fuori.

Sapevate che… L’affare dello Scalone delle Pensioni si ingrossa?
E i lìder sindacali cominciano a spazientirsi, stufi di ‘sto tira e molla. Si rischia di parlarne tutto l’autunno e finire all’Epifania. Per questo Epifani è tra i più incazzati. Lui quel giorno vorrebbe stare a casa. E invece finirà che gli rovinano la festa.

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Sapevate che… I soldi che le compagnie aeree non ti grattano con le tariffe Low-Cost, te li ciuffano al Gratta e Vinci?
E’ il caso della Easy Jet, che a bordo dei suoi aerei vende il Gratta e Vinci: 1 euro e 50 cents e puoi vincerne 30.000. L’idea è quantomeno simpatica e a ‘sto punto non resta che aspettare la roulette peraltro già prevista da Ryanair.
E con la roulette a diecimila metri d’altitudine, si potrà pure assistere a impensabili e inedite vicende turistiche. Vedi quel gitante che in partenza per le vacanze perde tutti i suoi averi giocando invano sul 31 pieno e cavalli, dopodiché resta sull’aereo che fa ritorno all’aeroporto di partenza. E quel gitante che invece ha vinto puntando sul 22 pieno e cavalli e straccia la prenotazione dell’umile pensione Conchiglia, per godersela come un matto in un lussuoso hotel 4 stelle (senza casinò).

Sapevate che… Comunque sia, Gratta e Vinci o non Gratta e Vinci,  resta il fatto che il personale di cabina del Low-Cost si fa un mazzo così e per di più senza spocchia né puzzetta sotto il naso?
Eh sì. Che differenza con hostess e steward delle normali compagnie aeree di linea, ancorché anche costoro hanno abbassato notevolmente la cresta e molti non si atteggiano più a “Unti di Dio” che si degnano di slungare il mangime a buzzurri a spasso nei cieli.
Ragazzi e ragazze del Low Cost zampettano come grilli, vendono prodotti mangerecci e beverecci come un tempo i marocchini nei cinematografi tra il primo e il secondo tempo di un film. Fanno andare a colpi di polpastrello avveniristici pannelli che ti spiegano cosa devi fare, quando arrivi, di che umore è il comandante e quale albergo prenotare a destinazione. E infine, poco prima che l’aereo atterri “pregano” il cliente trasvolatore di dare una mano mettendo un po’ in ordine la sua poltrona e dintorni. E fu così che in molti aeroporti europei, la pulizia a bordo di un aereo al termine di un normale volo di linea richiede un’ora e venti minuti. Mentre la pulizia di un aereo Low Cost viene compiuta in venti minuti.

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Sapevate che… Sulle italiche FFSS (contrariamente a tante altre Ferrovie europee) le “Bici al seguito, sul treno” non le vogliono proprio?
Pirla anche i ciclisti: coi ritardi che vantano i treni nostrani, già che hanno la bici ci saltano su e arrivano prima del treno.

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Più caldo fa, più brillante marketing turistico inventi?
Così sembra. TTG Newsletter riferisce infatti che un Gran Capo del Cts decise che tra il 10 e il 12 luglio i viaggi dovevano essere venduti “a peso” (suddividendo i clienti in base a tre categorie pugilistiche: fino a 50 chili, da 50 a 80, over gli 80 chili).  Probabilmente questa fantastica operazione commerciale (non meno che oscura: pagavano di più gli obesi o gli anoressici? la Newsletter non lo precisa) non è poi così stupida perché ne ha parlato TTG Newsletter e – nel suo piccolo – anche Mondointasca Gossip la sta raccontando, qualcosa quindi è rimasto, è stata maturata  durante i più tragici giorni di calura dello scorso giugno (vecchietti che cadevano come mosche e gente che dava fuori di matto).

Sapevate che… C’è da stupirsi che si stupiscano?
Giornali e Tiggì sembrano (veramente?) stupiti nell’informare che nelle discoteche milanesi girava la cocaina & C. Forse pensavano che tanto affollamento nei cessi delle “disco” e tanta eccitazione di veline e tronisti fosse dovuto alla presenza di Pasticche del Re Sole? Non si esclude un avviso di garanzia per il Cav. Gazzoni, mitico inventore della pasticca, oltre che dell’Idrolitina.

Sapevate che… In Italia costa “più caro” (che in altri Paesi mediterranei) fare un bel tuffo in mare?
Ohibò, e perché mai? Per la faccenda delle concessioni governative, che fanno pagare lo spazio demaniale agli Stabilimenti Balneari (i quali, se solo potessero, impedirebbero pure ai “pover crist” di transitare su quello spazio semiacquatico chiamato battigia, ex mussoliniano bagnasciuga, che invece è la parte di uno scafo che in navigazione affonda e affiora dall’acqua). Morale: per una sdraio e ombrellone in Italia devi ormai fare un mutuo.

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