Attraversa tutta la prima metà del Seicento la pittura di Guido Cagnacci, vissuto tra il 1601 e il ’63, in mostra ai musei di San Domenico di Forlì fino al 22 giugno. Da pochi giorni, le sale restaurate che una volta erano la biblioteca del convento, in piazza Guido da Montefeltro, ospitano una rassegna di 90 opere che ci portano indietro al XVIII secolo. Il tempo di Caravaggio, Guido Reni, Guercino, forse più esposti nelle mostre d’arte rispetto a Cagnacci, qui presenti in alcune opere esemplari come “Il fanciullo morso da un ramarro”, la “Maddalena penitente”, di Caravaggio; la “Cleopatra morente” di Guercino o ancora la “Salomè con la testa del Battista” di Guido Reni. Il secolo però anche di Cagnacci, che accompagna a una vita libertina e a un carattere passionale, una pittura in grado di affrontare realismo e spiritualità.
Forlì, non a caso, propone la retrospettiva sulla forte personalità di questo pittore che lavorò ai quadroni della “Gloria dei santi Mercuriale e Valeriano” per la cappella di Santa Maria del Fuoco nel duomo e realizzò per la città anche le opere di San Giuseppe e Sant’Antonio. Vengono dalla pinacoteca civica cittadina altri dipinti esposti in mostra di Guido Cagnacci, ma ai musei di San Domenico ci sono anche prestiti di diverse collezioni romagnole, pubbliche e private, e alcune opere di provenienza estera, da Vienna, Monaco e dagli Stati Uniti.
Alcuni aneddoti sulla sua vita privata ricordano, per Cagnacci, i tratti di un uomo che non teme di dare scandalo. Nel 1628 l’artista tenta di fuggire con una nobile riminese, Teodora Stivivi; nel 1649 i biografi lo ritrovano a Venezia, in incognito, con un nuovo cognome e accompagnato da una giovane modella che per passare inosservata si veste da uomo.
Dopo il lavoro a Forlì, Cagnacci si fa conoscere soprattutto per i quadri da stanza, per committenze private, e per i nudi femminili. Presenti in mostra, allora, diversi soggetti profani e mitologici come “Il ratto di Europa”, “Cleopatra”, “Giuditta con la testa di Oloferne”. Tra le opere scelte per la retrospettiva figurano comunque anche soggetti sacri. Cagnacci studia volti e figure di donne: Maria Maddalena, la Madonna, Sant’Agata, ma dipinge anche i santi Giuseppe, Matteo, Francesco, Antonio e lavora a ritratti, allegorie e nature morte.
Guido Cagnacci. Protagonista del Seicento tra Caravaggio e Reni
Forlì, Musei San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro
Dal 20 gennaio al 22 giugno 2008
Orario: da martedì a venerdì, 9,30 – 19, sabato, domenica, giorni festivi, 4 febbraio, 24 marzo e 2 giugno: 9,30 – 20
Per informazioni: www.guidocagnacci.com, tel. 199.199.111