Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Da Torino il manifesto delle arti decorative

Si è svolto a palazzo Madama, il 7 marzo, il convegno di studiosi e direttori dei musei che ha portato alla stesura di un documento per progetti comuni

I partecipanti al convegno
I partecipanti al convegno

Palazzo Madama, a Torino, ha riunito il 7 marzo scorso i direttori dei musei di arte applicata italiani e stranieri, docenti, esperti e studiosi, per un convegno mirato a rilanciare le iniziative di settore e a promuovere una nuova immagine per il pubblico. L’arte decorativa, nelle quali rientra la storia dei manufatti e delle opere di alto artigianato, il disegno e la realizzazione degli oggetti di uso quotidiano prima della rivoluzione industriale, è stata il tema del manifesto redatto dai 26 nomi con il titolo “la carta di Torino”. “Parlare di arti decorative significa parlare di oggetti d’uso, di decorazione, di ornamento, di tecniche; di storia delle tecnologie, di economia e di commercio; storia degli stili di vita, delle credenze, delle differenze di classe e di costume”, ha detto Enrica Pagella, direttore di palazzo Madama. All’origine dunque di grafica e design moderni, l’arte decorativa è meno conosciuta e apprezzata dal grande pubblico e, forse, dalle istituzioni: “La partita delle arti decorative si gioca ormai sul terreno militante del design: nella realtà dei musei d’Europa e d’America, quasi sempre, questo aggiornamento è assunto e vissuto come un naturale proseguimento del ruolo dei musei storici;in Italia,il nulla, o quasi”, ha detto Pagella. Il manifesto delle arti decorative vuole richiamare l’attenzione sul tema, promuovere l’evoluzione delle collezioni esistenti grazie a nuove acquisizioni e aggiornamenti, lavorare a scambi culturali e progetti comuni, nazionali e internazionali. Di seguito il testo integrale. 

Il gruppo di lavoro per la carta di Torino
Il gruppo di lavoro per la carta di Torino

Il 7 marzo 2008 per iniziativa della Città di Torino, della Fondazione CRT, della Fondazione Torino Musei e di Palazzo Madama si sono riuniti direttori di musei, conservatori, docenti ed esperti delle arti decorative. La scelta della città di Torino non è stata casuale. Essa infatti è stata indicata nel 2008 come World Design Capital.
I sottoscritti firmatari si impegnano nell’ambito delle loro funzioni e delle loro opportunità affinché:

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si ricerchi e si promuova una sempre più opportuna integrazione nelle diverse forme del sapere in modo tale da valorizzare la natura e la storia delle differenti materie, la capacità di conservarle, restaurarle e tutelarle mediante azioni consapevoli e competenti. Ciò porterà anche all’incrocio tra i diversi saperi valorizzando ruolo e funzioni di storici, tecnici, restauratori e artigiani;
si valorizzi sempre più nella conservazione permanente, nell’esposizione temporanea, nella didattica, nello studio e nelle conferenze esplicative il significato ed il valore degli oggetti con piena consapevolezza del know how tecnico e formale che possiedono ed in piena relazione con la realtà che li circonda;
si lavori per costruire le opportunità di un maggiore investimento da parte delle autorità competenti nel campo degli allestimenti e della didattica, salvaguardando certo la storia di ogni diverso sito ma rendendo il rapporto con il pubblico la ragione fondante delle proprie scelte;
si costruiscano a partire da ogni specifica situazione sistemi di sinergia con i luoghi dello studio e della formazione per restituire alle arti decorative il loro ruolo protagonista nella storia degli interventi dell’uomo e per migliorare, in prospettiva, la formazione di coloro che saranno chiamati ad operare nei musei, negli enti di tutela, di conservazione, di restauro e nel mondo delle aziende private;
si ricerchi parimenti ogni opportunità di collaborazione con tutte le forme della formazione del sapere, siano essi istituti d’arte, scuole, o accademie, per arricchire, in questo modo, la crescita degli operatori nelle diverse forme dell’arte e dell’artigianato artistico;
si lavori per arricchire il patrimonio dei musei di arti decorative con oggetti e materiali antichi e soprattutto contemporanei perchè giungano ad essere il luogo privilegiato per la formazione dei designer con un positivo confronto con i diversi istituti e politecnici;
si incentivi ulteriormente l’opportunità di sviluppare gli studi sulla storia del collezionismo partendo dagli straordinari obiettivi già raggiunti, avendo ben presente come questo renda possibile sia la relazione tra arte decorativa e il sistema delle arti che la loro analisi in rapporto al sistema delle committenze, della funzione sociale, delle invenzioni formali e della produzione;
si irrobustisca inoltre attraverso campagne di censimento territoriale quella concezione globale del patrimonio artistico che consenta la salvaguardia, lo studio e la valorizzazione di un enorme complesso di oggetti;
si raggiunga con il confronto ed il lavoro comune la relazione tra la cultura del design e quella delle arti decorative, permettendo a tutti di ritrovare con un libero approccio, scevro da pregiudizi, la chiave dei comportamenti, delle relazioni e delle prospettive che l’uomo ha affrontato ed affronta nel suo rapporto con la materia.

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I sottoscritti partecipanti all’incontro, mentre si impegnano a ritrovarsi e a mantenere una forte relazione culturale, chiedono alla città di Torino e agli altri promotori del convegno di dare la propria disponibilità ad essere punto di riferimento organizzativo della collaborazione.
La città di Torino e gli altri promotori onorati da questa proposta accettano e si impegnano a convocare nell’arco dei prossimi sei mesi un incontro più ristretto per programmare il lavoro sulla base di proposte raccolte precedentemente e di idee progettuali che abbiano, tra l’altro, come riferimento la comunità europea.

I sottoscrittori della “Carta di Torino”:

Luisa Ambrosio (Museo Villa Floridiana, Napoli)
Alberto Bartolomè Arraiza (Museo de las Artes Decorativas,. Madrid)
Jadranka Bentini (Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza)
Antonella Capitanio (Università degli Studi di Pisa),
Simonetta Castronovo (Museo Civico d’Arte Antica – Palazzo Madama, Torino)
Marta Cuoghi Costantini (Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna)
Maria Concetta Di Natale (Università degli Studi di Palermo)
Jutta Kappel (Grünes Gewölbe, Dresda)
Helena Koenigsmarkova (Museum of Decorative Arts , Praga)
Marielle Martiani Reber (Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra)
Benedetta Montevecchi (Soprintendenza per i Beni Storico Artistici di Pesaro e Urbino)
Alessandra Mottola Molfino (ICOM – Italia)
Enrica Pagella (Civici Musei d’Arte Antica – Palazzo Madama , Torino)
Loredana Pessa (Musei Civici, Genova)
Carmen Pérez de Andrés (Museo del Traje, Madrid)
Zsuzsanna Renner (Museum of Decoratives Arts, Budapest)
Corinna Roesner (Die Neue Sammlung, Monaco)
Béatrice Salmon (Muséee des Arts Decoratifs, Parigi)
Claudio Salsi (Civici Musei – Castello Sforzesco, Milano)
Maria Selene Sconci (Palazzo Venezia, Roma)
Gaia Salvatori (Seconda Università degli Studi di Napoli)
Iolanda Silvestri (Istituti Beni Culturali dell’Emilia Romagna)
Elisabeth Taburet-Delahaye (Museé du Moyen Age de Cluny, Parigi)
Francesca Tasso (Musei Civici – Castello Sforzesco , Milano)
Valerio Terraroli (Università degli Studi di Torino)
Annalisa Zanni (Museo Poldi Pezzoli, Milano).

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