Urueña, nata nella Spagna ultra-cattolica
Una “villa” (termine che in spagnolo è concesso a località vantanti una certa tradizione storica) che prima di attirare anche i bibliofili intrigava gli appassionati di storia, quantomeno regionale, per la vicinanza ad altre “poblaciones” ricche di ricordi e monumenti (Tordesillas, Medina de Rioseco, Torrelobatòn, Mota, Toro, Ampudia, Sahagùn sul Camino de Santiago). All’interno di un perimetro di mura (costruzione iniziata nel XII secolo) interrotto soltanto da due porte, su una superficie di sessantaseimila metri quadrati, sono stati edificati un castello (oggi cimitero) e altri edifici che hanno ospitato nomi illustri, di re e regine, del tardo medioevo spagnolo (degna di nota, inoltre, del XVIII secolo, la Casona de la Mayorazga).
Risalente al periodo di una Spagna che più cattolica non si poteva, la chiesa parrocchiale di Nuestra Señora de la Asunciòn (tardogotico del XVI secolo) costituisce il punto di riferimento del “casco urbano” di Urueña. Ma quanto ad architettura religiosa un apprezzabile esempio è situato a due chilometri dalle mura. La chiesa de la Anunciada (XI e XII secolo) costruita sui resti di un monastero “mozarabe”, costituisce infatti l’unico esempio di romanico–lombardo nella Castilla y Leòn.
Libri: di tutto e di più. Altroché RAI!
Tanta storia, in Urueña; poi ecco irrompere il “Libro”, questo magico e mai troppo lodato strumento di arricchimento della nostra testa, in un contesto non sempre obbligatoriamente culturale: chi esclude, ad esempio, che in futuro, la sera, stufi dei soliti noiosi Reality Shows e di altri beceri spettacoli televisivi, non si preferisca una lettura “leggera”, come i fumetti, le gags e/o quant’altro? Argomenti fors’anche frivoli, ma sempre di libri si tratta.
Per i bibliofili Urueña costituisce un vero e proprio Bengodi. Non si contano le librerie specializzate e dedicate alle più svariate branche del sapere, del divertimento e dell’informazione: libri antichi e artistici, letteratura infantile, edizioni fuori catalogo, commedie del Siglo de Oro, volumi di contenuto scientifico, stampe e incisioni, manoscritti ed ex libris, poesia, collezionismo, microedizioni, audiolibri.
A ciò si aggiungono le attività commerciali legate al libro, botteghe artigiane, un deposito di libri di ogni genere e costo per soddisfare le differenti richieste dei visitatori.
“e-Lea…” (e legga!) invito da accogliere
Quanto alle manifestazioni di contorno, nel primo anno di attività la Villa del Libro “vallisoletana” (aggettivo riferentesi a Valladolid) ha ospitato conferenze, concerti, mostre fotografiche, financo corsi di calligrafia araba, corsi per Cuenta Cuentos (affabulatori, narratori).
Ma a stupire è soprattutto il cuore e cervello pensante della Città del Libro di Urueña, il Centro e-Lea (in spagnolo, congiuntivo del verbo leggere, quindi “e-legga…”). Uno spazio di ben mille e trecento metri quadri destinato alla lettura, alla scrittura e alle varie applicazioni, ricco di una biblioteca, laboratori, sale espositive e un salone riservato alle manifestazioni. Infine, nell’Esposizione Tematica permanente dell’e-Lea, il visitatore si addentra nella Storia del Libro, un excursus in cui si viene a “saperne di più” del Libro come oggetto, strumento, contenitore, metafora, memoria. A Urueña, Valladolid, “en el centro del centro de Castilla”.