Sabato 18 Maggio 2024 - Anno XXII

Sì viaggiare…. in Italia, forse

Nuove strategie per rilanciare l’economia turistica. Impegno a intercettare gli arrivi nazionali e stranieri nel nostro paese. Ne hanno discusso politici, operatori e investitori al secondo Forum Turismo organizzato da Il Sole 24 Ore a Milano

La tecnologia in soccorso del settore

Umberto Paolucci
Umberto Paolucci

Una ricerca del novembre 2007 di Roberto Brenner, Synovat, presentata al forum da Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano Expocts, mostra che sui nuovi canali l’Italia è in posizione poco privilegiata: chi usa il web per organizzare un viaggio spesso ha, nel carnet delle destinazioni possibili, il Belpaese tra i primi posti. Questa preferenza scende però drasticamente al momento dell’acquisto e, molto frequentemente, “chi non sceglie l’Italia si dirige verso la Spagna”.
A questa lacuna in tecnologia la stessa Fiera Milano Expocts, l’ente organizzatore della Bit, prova a rimediare lanciando un nuovo sito, BitChannel, con la possibilità per operatori e consumer di pubblicare on line video autoprodotti.
Alla questione ha dedicato il suo intervento anche Umberto Paolucci, presente al forum in qualità di dirigente Microsoft: “Il mondo è cambiato, tutto ciò che ha un valore per l’economia oggi passa per il digitale, a questo bisogna guardare per una nuova strategia di rilancio del turismo”, ha detto. Ciascuno degli operatori in gioco deve, quindi, “capire quali sono le tendenze del mercato, se possibile anticiparle, avere una propria strategia tecnologica studiata per target differenti, giovani, studenti, anziani”.
Paolucci ha citato diverse soluzioni: dagli strumenti già in uso come le mappe interattive, al wireless e ai micropagamenti.

Coordinare gli investimenti diversificando l’offerta

Carloforte in Sardegna
Carloforte in Sardegna

Lucido e concentrato sulle opportunità l’intervento di Andrea Crovetto, direttore commerciale Banca dei territori in Intesa Sanpaolo: “Non c’è un problema di domanda per la destinazione Italia, il problema sta nell’offerta”, ha detto. Investimenti poco coordinati, strutture ricettive concentrate nell’area degli alberghi medio piccoli sono tra i fattori negativi. Tra i mercati strategici, invece, Crovetto ha citato le crociere, “per le quali manca oggi un’area portuale leader, che in Italia avrebbe un’ottima posizione geografica, e la congressistica. “L’Italia è oggi molto attraente per i viaggiatori che vi si recano la prima volta, ma c’è una distanza che definirei “siderale” tra questa capacità di richiamo e l’eventuale scelta di un secondo viaggio”, ha osservato Crovetto.
È insomma, la qualità complessiva del viaggio in Italia, dalle strutture ricettive ai trasporti, dai servizi alle voci di spesa, a dover essere migliorata.
La direzione da prendere sembra piuttosto semplice, forse non il da farsi: “Chi vuole crescere, deve investire. I paesi che hanno investito maggiormente in questo settore hanno raggiunto dei risultati”, ha concluso Crovetto.

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