Nizza di nuovi musei ne ha due, che solo per la loro architettura potrebbero essere la motivazione sufficiente per un fine settimana.
Uno è il Mamac (Musée d’Art moderne et d’Art contemporain). Inaugurato nel giugno del 1990, nel pieno centro della città, il Mamac è stato progettato dai due architetti francesi Yves Bayard e Henri Vidal. Nonostante le dimensioni imponenti e il design decisamente futuribile, si inserisce molto bene nel contesto cittadino, andando d’accordo perfino con le casupole basse della vecchia città.
Proprio sul “Vieux Nice” si apre una scenografica parete di vetro. L’edificio si sviluppa su tre piani, movimentato da una serie di passerelle che si sovrappongono tra loro. All’interno, su una superficie di quattromila metri quadrati, è esposta una esauriente rassegna dei movimenti artistici dagli anni Sessanta a oggi. Tutte le più importanti correnti sono contemplate, con un occhio di favore, ovviamente, alla produzione francese. Come il Nuovo Realismo di Arman, César, Tinguely e Niki de Saint-Phalle, che qui ha una copiosa collezione donata al museo da lei stessa, qualche anno prima della sua scomparsa.
Bambole, Loch-Ness e Pop Art
Tra le incredibili “Nanas”, le sue coloratissime bambole, salta agli occhi il “Mostro di Loch-Ness”, mosaico di piccoli specchi, che accoglie i visitatori. Ci sono le installazioni di Christian Boltanski, la pittura degli anni Ottanta, Ben Vautier con le sue ironiche scritte, a cui è dedicato un intero salone e una vasta scelta della cosiddetta “Ecole de Nice”. Ma anche l’arte americana è ben rappresentata.
Dalla “Pop Art” dei grandi come Andy Warhol, Oldenburg, Lichtenstein, all’arte concettuale di Frank Stella, Richard Serra, Sol Le Witt, alle proposte degli artisti del gruppo Fluxus. Ci sono le installazioni luminose di Nam June Paik e le inquietanti sculture di Beuys. Di Yves Klein, infine, figurano diciannove opere concesse in deposito dagli eredi, di cui due sono state collocate su una delle terrazze sul tetto dell’edificio. Ininterrotta e di ottimo livello la programmazione delle mostre temporanee.
Da giugno fino al 4 novembre da vedere una rassegna dedicata a Michelangelo Pistoletto, con sessantotto opere gran parte delle quali provengono dalla collezione privata dell’artista, oltre che numerosi attrezzi usati nelle sue performance. Completano il museo gli spazi adibiti agli incontri e ai corsi, gli atélier, una piacevole caffetteria e una boutique molto fornita. Il museo è aperto tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 10 alle 18. Per informazioni www.mamac-nice.org
La “casa” delle civiltà orientali
Un’altra “perla” di Nizza è il Museo delle Arti Asiatiche, inaugurato alla fine del 1998. Si trova al 405 della Promenade des Anglais uscendo dal centro, in direzione dell’aeroporto. L’edificio è stato progettato dal giapponese Kenzo Tange, uno dei grandi maestri dell’architettura, che si è ispirato al mandala, il tempio tibetano nella cui struttura ci sono il cerchio e il quadrato, simboli rispettivamente del cielo e della terra. Si trova al centro di un piccolo lago artificiale, percorso da uccelli acquatici. Il riflesso dell’acqua fa risaltare ancora più il bianco ottico dei muri, dando all’insieme un’atmosfera quasi surreale. “Deve evocare un cigno che galleggia sulle acque di un lago tranquillo in mezzo a una vegetazione lussureggiante” ha spiegato il progettista e la sua intenzione sembra perfettamente realizzata.