Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Vacanze sempre più care

Dalle bollette al petrolio i rincari raffreddano la calda estate degli italiani. In molti rinunceranno alle ferie. Chi si sposterà con i figli dovrà fare i conti con qualche disservizio. I pareri di due esperti e dell’Astoi, associazione dei tour operator

Sui monti del Trentino (Foto: archivio fotografico Trentino)
Sui monti del Trentino (Foto: archivio fotografico Trentino)

Tra bollette esose, tasse e caro petrolio il tempo delle ferie non è proprio solare. Numeri e statistiche si rincorrono e non confortano: secondo un sondaggio di Confesercenti-Publica Res gli italiani in vacanza su spiagge, città d’arte, boschi e laghi saranno 33,7 milioni, 340mila in meno rispetto al 2007.
Per l’Adoc, l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, addirittura 3 italiani su 4 rinunceranno alle vacanze estive per il caro-vita. E ad accusare il colpo saranno soprattutto le tasche di chi ha famiglia e bambini al seguito: stando ai conti fatti dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, un nucleo familiare di quattro persone (due adulti più due figli) per un soggiorno di una settimana, in albergo al mare, con la propria auto, spenderà in totale 3.104,40 euro contro i 2.920 dell’anno scorso (il 6 per cento in più).

All’auto non si rinuncia

Elisabetta Scala
Elisabetta Scala

A pesare sul bilancio familiare però non è solo la congiuntura economica, anche, in buona parte, la carenza di servizi che si risconta nel nostro Paese, soprattutto se si pensa ai trasporti. “Sembra che i bambini in Italia non siano considerati come dei viaggiatori”, ci racconta Elisabetta Scala, coordinatore nazionale del Moige, il Movimento italiano dei genitori, “nonostante i rincari di benzina e gasolio, sempre di più le famiglie sono costrette a muoversi con l’automobile”. Una scelta che diventa necessaria quando si è in tanti. All’estero si hanno infatti maggiori possibilità di sconti e riduzioni ad esempio sui treni, ricorda Scala, “perché si prevede che il gruppo familiare si muova tutto intero; in Italia le tariffe di treni, navi e aerei (fatta eccezione delle compagnie low cost) sono elevate. I treni prevedono poche riduzioni che a volte si fermano solo a un adulto con due bambini”.

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Brevi o lunghe distanze purchè ci si organizzi bene

In riva al lago (Foto: archivio fotografico Valsugana Lagorai)
In riva al lago (Foto: archivio fotografico Valsugana Lagorai)

Viaggiando in auto i problemi, poi, non finiscono: nelle aree di servizio, aggiunge la referente del Moige, “si trovano grandi parcheggi ma poche aree attrezzate per far sgranchire e muovere i più piccoli dopo tante ore di viaggio, e tocca arrangiarsi nei bagni previsti generalmente solo per gli adulti”.  
Quanto alle destinazioni, in linea di principio, non ci sono limiti. Certo, se non si vuole fare la solita vacanza stazionaria ma un’esperienza più articolata, magari un viaggio itinerante sulle lunghe distanze, è bene pensarlo e organizzarlo in anticipo nel dettaglio. Dalle vaccinazioni indicate dal pediatra all’itinerario, suggerisce Scala, “il consiglio è quello di prevedere la capacità di sopportazione del bimbo e considerare sempre le sue esigenze”.

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