Giovedì 16 Maggio 2024 - Anno XXII

A Marsiglia per Monticelli e Van Gogh

La città francese riscopre i legami tra il pittore provenzale dell’Ottocento e il maestro del post impressionismo. A Milano, tornano Seurat e Signac mentre a Treviso arriva Canaletto

Monticelli, autoritratto
Monticelli, autoritratto

Marsiglia espone Monticelli e Van Gogh. Milano ritrova Seurat, Signac e i neoimpressionisti e Treviso guarda al vedutismo del Settecento con Canaletto. Le mostre del prossimo autunno strizzano l’occhio all’arte che più piace al largo pubblico, impressionismo e post-impressionismo, pur cercando nuove chiavi di lettura. Marsiglia, al Centro della Vieille Charité, apre il 16 settembre. Milano ha annunciato il suo appuntamento a palazzo Reale per il 9 ottobre, Treviso, alla casa dei Carraresi, inaugura il 23 ottobre.
La rassegna francese affianca Vincent Van Gogh e Adolphe Joseph Thomas Monticelli, in una selezione di circa sessanta opere. Circa venti sono del maestro olandese, le altre presentano il lavoro di Monticelli, pittore marsigliese vissuto tra il 1824 e il 1886. Autore di alterne fortune, un’intera vita dedicata alla pittura, con tratti da artista maledetto, Monticelli fu considerato da Van Gogh un modello al quale ispirarsi: per via del personaggio che rappresentava ma anche per lo stile, originale e, nelle opere più tarde, via via lontano dalla definizione dei contorni e delle figure per privilegiare lo studio della luce e delle emozioni.
La mostra rilancia le visite turistico culturali nel Sud della Francia, meta ricca di suggestioni per chi ama l’arte, da Arles a Saint Remy de Provence ad Aix. Le terre che ospitarono artisti come Cézanne e Gauguin, hanno tuttora musei e rassegne dedicate ma soprattutto permettono di vedere dal vivo i paesaggi che ispirarono tanta pittura dell’Ottocento.

Seurat, La Torre Eiffel
Seurat, La Torre Eiffel

Milano presenta “Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti”. Prestiti dal Museo d’Orsay di Parigi, il Metropolitan e il Guggenheim Museum di New York, ripercorrono il movimento dal 1884 al 1905. La tecnica divisionista, che scompone sulla tela in puntini o piccolissime pennellate i colori puri, viene presentata da tele di Seurat e Signac, ma non mancano opere di Camille Pissarro, Albert Dubois-Pillet e di Henri Edmond Cross; ancora, dei belgi Henry Van de Velde o Theo Van Rysselberghe e dell’olandese Jan Toorop, Costantin Meunier, Georges Morren, Maximilien Luce. La raccolta sarà di circa 160 opere e tratterà diversi soggetti: gli ambienti naturali, tema molto amato per la possibilità di dipingere scene all’aperto, ma anche la città e i ritratti. Vengono presentati dipinti, acquerelli, disegni preparatori e schizzi. Fra le opere esposte: “Un dimanche après-midi à l’île de la Grande Jatte”, di Seurat, gli studi dell’artista per il can can, “ Le Chahut” e “Le Chahut Etude”; “Les Gazomètres de Clichy”, di Signac; “Les Soeurs Serruys”, di Georges Lemmen.
La rassegna giunge all’affacciarsi delle avanguardie: alla ricerca di nuove modalità espressive, dal fauvismo sino alla pittura che, qualche anno più tardi, abbandonerà la rappresentazione della figura per toccare le soglie dell’astrattismo. Vengono quindi Matisse, Kandinsky, anche Balla e Severini, che si misurarono con il divisionismo nelle loro prime opere.

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Canaletto, piazza San Marco dal portico dell'Ascensione
Canaletto, piazza San Marco dal portico dell’Ascensione

Tutt’altra proposta alla Casa dei Carraresi di Treviso con “Canaletto. Venezia e i suoi splendori”. Si passa al Settecento e alla pittura di veduta, di Canaletto, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi, Michele Marieschi, Luca Carlevarijs. Fotografie ante litteram, di paesaggi e città,  – in mostra, soprattutto Venezia – le vedute erano realizzate spesso con la tecnica della camera oscura, un procedimento che sfruttava le rifrazioni dei raggi luminosi per ottenere, a modello per il dipinto, una proiezione degli ambienti esterni. Si ottenevano così quadri fedelissimi al reale, puntigliosi in ogni dettaglio, ancora oggi in grado di stupire. La mostra di Treviso ha chiesto prestiti alla National Gallery londinese, al Rijsmuseum di Amsterdam, all’Ermitage di San Pietroburgo e ad altre istituzioni di paesi europei, da Dresda a Monaco a Vienna. Le opere esposte saranno circa un centinaio, delle quali le ultime annunciate, concesse dalla National Gallery,  sono “Le Procuratie Nuove al Caffè Florian” e “Piazza San Marco dal Portico dell’Ascensione”, di Canaletto e “Piazza San Marco” di Francesco Guardi.
Non è certo la prima volta che i vedutisti vengono proposti in mostre temporanee, ma le esposizioni di questo particolare genere artistico si prospettano sempre interessanti, dal momento che sono diverse le tele custodite in raccolte straniere. Le vedute, inoltre, sono un’occasione per vedere come si presentava la città di Venezia nel XVIII secolo.

Van Gogh e Monticelli
Dal 16 settembre all’11 gennaio 2009
Marsiglia, Centro della Vieille Charité
Per informazioni: Maison de la France, tel  899 199 072, fax  02 58 48 62 22

Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti
Dal 9 ottobre al 25 gennaio
Milano, palazzo Reale
Per informazioni: tel 02 54919, info@arthemisia.it

Canaletto. Venezia e i suoi splendori.
Dal 23 ottobre al 5 aprile 2009
Treviso, Casa dei Carraresi
Per informazioni: tel 0422 513150, www.artematica.tv

Monticelli, autoritratto
Seurat, La Torre Eiffel
Canaletto, piazza San Marco dal portico dell’Ascensione

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