Sabato 4 Maggio 2024 - Anno XXII

L’associazione dei bed and breakfast chiede un incontro con il governo

Anbba ha inviato al sottosegretario Michela Vittoria Brambilla un documento per avviare un tavolo di lavoro comune. Necessari parametri di qualità nazionali per il settore

Stefano Calandra
Stefano Calandra

Anbba, Associazione nazionale bed and breakast e affittacamere, ha chiesto un incontro con il governo per definire normative e provvedimenti a sostegno delle strutture ricettive “notte più colazione”. Il documento è stato inviato a Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario competente, dopo le sue dichiarazioni rilasciate in merito ad altri interventi in fase di studio sulla rete alberghiera. Se negli ultimi mesi si è parlato della possibilità di un’autocertificazione del livello di servizio degli hotel al cliente finale e sulla definizione di una normativa nazionale per la classificazione basata sulle “stelle”, l’associazione rilancia la necessità di un’analoga definizione per i bed and breakfast.
A differenza degli altri paesi europei, con una tradizione più lunga nel settore, il circuito delle camere “notte più colazione” vive infatti di parametri solo regionali. "Quello del bed & breakfast è un settore molto dinamico ed in crescita costante, non solo sul versante dell’offerta, ma anche su quello della domanda”, ha detto Stefano Calandra, presidente federale nazionale dei B&B italiani riuniti in Anbba, “ma ha problemi strutturali di identificazione come prodotto nazionale italiano unitario e non gode ancora di una buona immagine di qualità all’estero. Per questo sollecitiamo un intervento governativo incisivo, serio ed immediato per concordare con l’associazione di categoria dei parametri di qualità nazionali che diano maggior identità di prodotto al settore”. 

Michela Vittoria Brambilla
Michela Vittoria Brambilla

Anbba ha chiesto al governo la convocazione di un tavolo di lavoro comune per lo studio di parametri di qualità per il B&B. L’associazione, attiva da otto anni, è riconosciuta dal 2004 dal ministero delle Attività Produttive come qualificato interlocutore a livello nazionale per il settore e conta circa 700 soci.
Secondo una stima approssimativa però, i bed and breakfast in Italia oggi sarebbero circa 15 mila. La difficoltà a riunire sotto un unico ente di rappresentanza le strutture ricettive alternative all’alberghiero è specchio di una situazione ancora in divenire sul mercato italiano. La stessa Anbba, peraltro, ha già una carta di qualità che classifica in diverse categorie di servizio i suoi soci.
“Una certificazione di qualità unitaria a livello nazionale sarebbe una garanzia per il cliente finale”, ha dichiarato Dario Mandò, vicepresidente Anbba. “La nostra carta di qualità include già indicazioni dettagliate, si basa su un modulo che i soci sono vincolati a compilare ma contempla anche la possibilità di visite a campione, direttamente in loco”.

LEGGI ANCHE  Quando il dramma obbliga a riflettere
Il marchio di qualità Anbba
Il marchio di qualità Anbba

Tra i criteri che dovrebbero comparire in una classificazione nazionale, suggerisce Mandò, “c’è prima di tutto l’opzione del bagno in camera o in condivisione”. Fa la differenza, inoltre, il tipo di colazione offerta, se continentale o all’italiana, in particolare per i clienti esteri, e non vanno dimenticati l’arredamento delle camere, la metratura.
Una nuova definizione delle classi di servizio nei bed and breakfast avvicinerebbe questo settore, tradizionalmente vissuto come minore, alla rete alberghiera. Non  mancano, del resto, i timori che le due tipologie ricettive possano farsi concorrenza tra loro, al posto di allargare la fascia di clientela: “In alcune regioni la competizione tra hotel e bed and breakfast è molto sentita”, ammette Mandò. Molti albergatori temono che il diffondersi di queste soluzioni alternative vada a loro svantaggio e lanciano nuove campagne promozionali sulle tariffe. I bed and breakfast, dal canto loro, hanno fasce di prezzo in media, inferiori del 15 per cento rispetto a un hotel a tre stelle, anche se non mancano strutture di fascia alta, che puntano ad accoglienza e servizio ma con costi maggiori. La diversificazione, di servizi e target di clientela, tra albergo e bed and breakfast sembra ad oggi tutta da definire.

Condividi sui social: