Si è concluso a Lima (Peru) il gruppo di studio in occasione del WTD, World Tourism Day, la Giornata mondiale del turismo, celebrata annualmente il 27 settembre sotto l’ègida delle Nazioni Unite.
Il tema di questo seminario era “La risposta del turismo alla sfida dei cambiamenti climatici” e ha visto un gruppo di operatori pubblici e privati del turismo, rappresentanti della società civile e delle istituzioni Onu discutere di come migliorare la sostenibilità ambientale nel settore del turismo creando nel contempo occasioni di sviluppo.
Tutti gli esperti hanno convenuto che le nazioni più povere potrebbero vedere la nascita di nuovi imprenditori turistici e, in questo senso, le basi etiche e legali di questo sviluppo devono crescere di pari passo secondo nuovi metri di giudizio che coinvolgono sia il settore pubblico, sia quello privato.
Amazzonia, Sri Lanka, Ghana: gli esempi virtuosi
Partendo dalle Dichiarazioni di Davos (vedi approfondimento) sono emerse le seguenti iniziative:
• L’Amazzonia, suddivisa tra Brasile, Colombia e Peru, può essere in parte una soluzione per la preservazione della biodiversità e una grande diminuzione delle emissioni di carbonio con un enorme potenziale ecoturistico.
• I piani di conservazione della foresta peruviana sono stati particolarmente apprezzati.
• Il “polmone verde” dello Sri Lanka ha galvanizzato e coinvolto l’intero movimento della sostenibilità a partire dalle comunità locali, l’industria e le organizzazioni governative.
• In Africa è incontrovertibile il rapporto stretto tra clima e povertà e spiccano le iniziative, come in Ghana. Inoltre le vaste aree di conservazione transfrontaliere, rappresentate dai Peace Parks, possono diventare polmoni verdi.
• L’Argentina è stata presa a esempio dell’integrazione tra il turismo e le altre attività. Il turismo può avvantaggiarsi della sua potenzialità come mezzo di comunicazione globale. Può essere adoperato per educare la gente sulla necessità di un’azione contro le modificazioni climatiche coerente con i piani delle Nazioni Unite.
Gas serra da ridurre e risorse finanziare da aumentare
La Dichiarazione di Davos incoraggia tutti gli attori del settore turistico ad adattarsi alle mutate condizioni climatiche diminuendo le emissioni dei gas serra del settore e ad assicurare le risorse finanziarie per assistere regioni e Stati in difficoltà.
A questo proposito sono state prese due iniziative, la prima è un portale, Climate Solutions.travel inteso come contenitore globale di pratiche da utilizzare per tutti gli operatori del turismo. La seconda, Tourpact.GC è la prima iniziativa settoriale del patto sociale globale dell’ONU. Unisce i principi e i processi della responsabilità aziendale del settore con il codice etico del turismo dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo dell’ONU).
Le conclusioni del gruppo di studio di Lima saranno portate a Londra il prossimo 11 novembre per l’incontro dei Ministri del Turismo in occasione del World Travel Market.