Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Valle d’Aosta, tradizione e tecnologia

Per la stagione invernale la Regione punta sul recupero dell’antica ospitalità ampliando l’offerta di Bed & Breakfast. Per farlo si lega alla più moderna tecnologia con un sito internet multimediale a ritmo di musica rap

Monte Grivola. Foto: Archivio fotografico Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne
Monte Grivola. Foto: Archivio fotografico Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne

Il Turismo della Val d’Aosta ha presentato a Milano le novità per la stagione invernale 2008-2009. L’Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz crede nell’originalità e nell’ampiezza dell’offerta valdostana e nella valorizzazione del territorio anche per mezzo di allettanti proposte enogastronomiche.
Le proposte sciistiche della Valle d’Aosta puntano sullo “sci senza frontiere”, cioè sul potenziamento di  quei comprensori internazionali a cavallo tra la Valle e la Francia o la Svizzera. Importante è lo “sci in famiglia”, in località più piccole e più tipiche un po’ vecchio stampo per i suoi ritmi più tranquilli e la maggiore semplicità come i paesi di Val d’Ayas, Valsavarenche o Valgrisenche. Su questo punto Marguerettaz è stato molto chiaro: “La Valle d’Aosta è per chi vuole una vacanza lenta, che non vuol dire noiosa, ma serena, vicina all’ambiente, alle tradizioni, in cui crediamo molto”.

Piccoli Bed & Breakfast, chambre d’hôte e agriturismo

Villaggio di Crétaz. Foto: Archivio fotografico AIAT Cogne
Villaggio di Crétaz. Foto: Archivio fotografico AIAT Cogne

A questo proposito si punta sull’iniziativa privata per creare piccole strutture ricettive di prossimità: “Sono previsti dei contribuiti importanti per la popolazione locale che vuole riconvertire il proprio patrimonio immobiliare in strutture ricettive di prossimità – spiega l’Assessore – Piccoli Bed & Breakfast, chambre d’hôte e agriturismo”. Sono mosse che puntano a valorizzare l’esistente di qualità: “Abbiamo delle norme molto severe per Bed & Breakfast, chambre d’hôte e agriturismo, – prosegue – si possono infatti avviare solo se esiste una reale attività agricola, chambre d’hôte, che concorrono alla diffusione della nostra cultura”.

Investimenti per gli impianti di risalita

Seggiovia, arrivo da Gressoney al Colle Bettaforca. Foto: Archivio fotografico Monterosaski
Seggiovia, arrivo da Gressoney al Colle Bettaforca. Foto: Archivio fotografico Monterosaski

Importanti per il turismo in Val d’Aosta sono anche il settore benessere con l’auspicato lancio delle Terme di Saint Vincent, i percorsi con le racchette da nave, lo slittino, i soggiorni in rifugio e la posizione del capoluogo Aosta come stazione sciistica (Pila è a un quarto d’ora di cabinovia) e città d’arte. Sono stati fatti anche investimenti notevoli, come i 23 milioni di euro per l’ammodernamento degli impianti di risalita di Cervinia, la cui società di gestione è ora controllata dalla Regione.

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