Jet2.com aumenta la franchigia del bagaglio a 22 kg
Nuovi servizi per chi vola con Jet2.com, compagnia aerea low cost del Regno Unito. La prima novità riguarda la franchigia del bagaglio che è stata estesa da 17 a 22 kg per cui si potranno trasportare bagagli più pesanti senza sovraprezzo. A partire dalla fine di novembre la compagnia britannica consente inoltre di prenotare i pasti online.
“Nel corso del 2009, Jet2.com annuncerà una serie di ulteriori servizi pensati per migliorare e completare ulteriormente la nostra offerta”, ha commentato Valeria Rebasti, general manager marketing Italia e Spagna Jet2.com. Intanto la compagnia britannica in Italia vola da Orio al Serio (per Leeds Bradford), da Roma Fiumicino (per Leeds Bradford e Manchester), da Pisa (per Belfast, Edimburgo, Leeds Bradford, Manchester, Newcastle), da Venezia (per Leeds Bradford ed Edimburgo) e da Olbia (per Leeds Bradford, Manchester ed Edimburgo).
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Information Technology: indagine Sita su 200 aeroporti del mondo
Il sistema aeroportuale mondiale scommette 2,5 miliardi di euro in tecnologie per i passeggeri per migliorare la sicurezza e la velocità delle operazioni d’imbarco. Il dato emerge dalla quinta indagine intitolata “The Airport IT Trends” che è stata effettuata tra i 200 aeroporti più importanti del mondo da Sita, società che opera nel settore dell’Information Technology per l’industria del trasporto aereo, in collaborazione con Airport Council International e la rivista inglese Airline Business.
La ricerca evidenzia che il 46 per cento degli aeroporti del mondo destina ogni anno tra il 3 e il 5 per cento del fatturato a investimenti in It, l’Information Technology, mentre il 19 per cento degli aeroporti dedica un budget compreso tra il 6 e il 10 per cento. Per il 56 per cento del campione questo significa un aumento dell’investimento It rispetto al 2007, che resta stabile invece per il 24 per cento. L’aumento del numero delle postazioni self-service utilizzabili da più compagnie è uno degli obiettivi dichiarati dal 77 per cento degli aeroporti nell’ottica di favorire e velocizzare le procedure di check-in. Dall’indagine Sita emerge inoltre che gli investimenti per la sicurezza da parte degli aeroporti sono aumentati negli ultimi anni, soprattutto a partire dall’accesso dei dipendenti. Il 39 per cento considera necessario investire in questa direzione, mentre l’11 per cento la ritiene un’esigenza secondaria. Un terzo degli scali si avvale già delle tecnologie biometriche per identificare i dipendenti: il 5 per cento attiverà questi sistemi entro l’anno, il 14 per cento ha l’intenzione di farlo nei prossimi tre-quattro anni e il 25 per cento non ritiene necessario introdurli.
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