Suriname – È quella (ex) olandese nel bel mezzo delle altre 2 Guayane (britannica e francese), indipendente dal 1975, grande metà dell’Italia, abitanti come Bologna, bello (almeno quello) il nome della capitale, Paramaribo. E curioso il bel casino di genti e religioni che c’è da quelle parti. Si contano infatti creoli, indiani asiatici, indiani/indios locali, indonesiani, europei, amerindi, cinesi neri (manca qualcuno?) di fede cattolica, induista, protestante, musulmana e (precisa l’Atlante de Agostini) non mancano (e non sono nemmeno pochi) il Fratelli Moravi e Luterani. Andare a visitare il Suriname? Mah, visto il clima sicuramente indegno (per informazioni ‘citofonare Papillon’ o Dreyfus o i pochi forzati sopravvissuti all’orrido caldo umido della vicina Cayenne française) ogni bravo travel consultant non può che urlare No! Ad ogni buon conto quei pochi, temerari turisti rossoneri che volessero comunque recarsi in pellegrinaggio alla casa natale del centrocampista Clarence Seedorf a Paramaribo si dotino di creme, preparati, medicine, pozioni, indumenti, pastiglie, antizanzare, antiberiberi, anticaldo, antiumidità, antiserpenti, antimalaria, anticaghetta.
(Puntata n. 24 – segue)