Alarcon(Cuenca, Castilla la Mancha)
A due passi (quindi una visita è d’obbligo) dalla A3 Madrid-Valencia, lungo l’antico Camino che da Cuenca portava alla donchisciottesca Mancha (bei paesaggi, verdi pinete contrastanti con il deciso ocra della meseta castellana). L’arroccata Alarcòn, sul rio Jucar, è piccola ma contiene tanta (e vera) storia (Romani, Arabi, Caballeros de Santiago) palazzi rinascimentali, chiese. Il tutto dominato dal castello (e Parador); dalla torre grande, panorama. Davvero bello.
Albarracin (Teruel, Aragona)
Nella provincia più meridionale dell’Aragona, chi si avvicina ad Albarracìn e ammira il panorama del castello e della lunga muraglia che lo circonda, ricorderà di averne già visto la foto da qualche parte, in qualche poster o dèpliant turistico della Spagna. Un posto da foto perché con il sole e il brullo paesaggio montagnoso che fa risaltare colori e contrasti, l’effetto è magnifico. Case medioevali, cattedrale, Palacio Episcopal, chiese di Santiago e Santa Maria.
Alberca, La (Salamanca, Castilla y Leòn)
Nel sud della provincia di Salamanca una montana (Sierra, catena montagnosa – ma non alta – ‘de Francia’) località divenuta (soprattutto nei weekend, quieta e pacifica negli altri giorni) forse troppo “turistica” ma da visitare. Per conoscere sia il placido tran-tran degli abitanti (indaffarati tra botteghe e vicende agricole) sia, soprattutto, la tipica architettura ‘albercana’ (bella la Plaza Mayor) con rudi e semplici portici e case rustiche che si perdono nel tempo.
Alburquerque (Badajoz, Estremadura)
Da non confondere (nel lungo cammino ha perso una R) con il quasi omonimo Albuquerque (dall’arabo Abu Al Qurq, sito delle querce da sughero) nel New Mexico; quello spagnolo vale una sosta (ma solo se si sta visitando il sud della bella Estremadura, tra Badajoz e San Vicente de Alcantara, lungo il confine con il Portogallo) per l’imponente castello medioevale (voluto dal figlio bastardo del portoghese re Dinis). Bello anche il Barrio Medioeval “Villa Ade”.
Alcalà de Henares (Madrid, Comunidad)
Poco visitata perché penalizzata dalla vicinanza (30 chilometri) a Madrid (ubi maior minor cessat). Romana e araba, città natale di Cervantes, culla della Universidad Complutense, dal 1998 Patrimonio dell’Umanità, va visitata (nei weekend da Madrid- Atocha c’è pure un Tren de Cervantes ‘animato’ da attori). Magnifica l’Università (facciata, tre patios, la Capilla de San Ildefonso e il Paraninfo) il bel Monasterio de las Bernardas (1617) e la casa di Cervantes.
Alcaraz (Albacete, Castilla La Mancha)
In una terra aspra e poco popolata (fuori dai soliti itinerari turistici) ricca di rudi panorami così belli all’ora degli infuocati tramonti, il “pueblo” riporta indietro nel tempo chi lo visita, come accade alle floride località decadute. Nel XVI secolo dai tanti telai della cittadina uscivano pregevoli tappeti di artigianato “morisco”, per un benessere che favorì l’erezione di palazzi nobiliari, chiese, torri (le gemelle del Tardòn). Vedere la Calle Mayor per credere.
Alcùdia (Maiorca, Baleari)
Dalla parte opposta (55 chilometri) di Palma di Maiorca, “davanti” a Minorca, nel 123 a. C. vide l’arrivo del console Cecilio Metello che diede il via alla romanizzazione dell’isola (nella vicina Pollença scavi archeologici della ‘civitas romana’ con un bel teatro). Unica località sull’isola con mura del XIII e XIV secolo (ben ricostruite nel secolo scorso) Alcùdia si differenzia per una tipicità “isolana” con ricordi del passato (un bel Oratorio e Casas Señoriales nel centro).
Allariz (Ourense, Galizia)
Poco nota anche perché “fuori itinerari” (interno della Galizia, poco a sud di Ourense, vicino al Portogallo e di Portogallo profumano le strade e le piazze) chi passa da quelle parti deve dedicarle almeno un paio d’ore. Allariz fu infatti importante centro del Reino de Galicia e tra i tanti, “cruceros” (le croci su colonne di granito) tipici “gallegos”, si ammirano il Monasterio de las Clarisas, le chiese romaniche di Santiago, San Esteban, Santa Maria e la Plaza Mayor.
Ampudia (Palencia, Castilla y Leòn)
In un’ampia pianura, a poca distanza dalla strada Palencia-Valladolid, meriterebbe una visita solo per il castello, molto ben conservato (vi girarono alcune scene del colossal El Cid con Charlton Heston). Ma oltre alla Iglesia e collegiata de San Miguel e all’Hospital de Santa Maria chi visita Ampudia è premiato dalla bella vista di “calles” (bella la Corredera) con semplici ma eleganti “soportales”, portici tipici delle località contadine della Castilla y Leòn.