Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Venezuela, asterischi di una bella gita

Mini cartoline di un’esperienza sud americana. Dal Paese di Chavez, nuovo populista “patriota-padrone” della Repubblica affacciata sui Caraibi, ecco le considerazioni di viaggio e gli immancabili raffronti con le abitudini dello Stivale

Puerto la Cruz
Puerto la Cruz

* Un bel “busillis”, chi ha chiamato questa terra Venezuela? Mica vero, o meglio, mica sicuro (e non mi si accusi di attentato alla Santità della Patria, ben nota accozzaglia di Navigatori Santi Poeti Eroi e Tronisti) che la parola sia un’invenzione dell’Amerigo Vespucci. Secondo alcuni (ad esempio Wikipedia) potrebbe (anche) essere stato il Conquistador nonché esploratore (scoprì pure la magnifica Isla la Tortuga di cui riferirò più seriamente a parte) navigatore e governatore Alonso de Ojeda (Cuenca 1468 circa-Santo Domingo 1515) a chiamare Venezuela o Pequeña Venecia l’abitato su palafitte avvistato sulla Laguna di Sinamaica, nel lago di Maracaibo. Secondo altri ci avevano già pensato (da tempo) gli stessi indigeni a chiamare Veniçuela il loro probabilmente umido centro abitato. Poi venne il Vespucci che li fregò e deposito il “copyright”. Succede.

 

* Si torna con la Lufthansa incazzata (con quelli dell’aeroporto di Caracas, così informa una gentile hostess sull’aereo) e incazzati pure i viaggiatori che la compagnia tedesca fa volare. La prima perché – partendo per ultima nel pomeriggio – si cucca tutti i ritardi accumulati dalle compagnie europee che la precedono. Motivo dei ritardi, la accurata e solerte bucatura alias trapanatura (ma mica coi trapani stradali, solo minitrapanini tipo ferri da lana) dei bagagli da parte della polizia venezuelana alla ricerca della (solita) droga. Col risultato che a Francoforte la compagnia aerea tedesca non sa dove sbattere gli arrivati che hanno perso le connections e gli sprovveduti passeggeri si ritrovano le valigie “bucate come il gruviera” (così si diceva antan nel milanese, ma in realtà trattasi dello svizzero formaggio Emmenthal).

(14/5/09)

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