Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Grado, pesce azzurro in festa

Luglio è il mese in cui nelle calli gradesi si assapora lanzardo, sarda, palamita. Si degusta ma non solo. Chi vuole può anche uscire in laguna a bordo delle “batele” per partecipare alla pesca

Grado, centro storico
Grado, centro storico

Per tutto il mese di luglio il centro storico di Grado (Gorizia) accoglie l’annuale rassegna dedicata al pesce azzurro tra ricette tradizionali e combinazioni di sapori per degustare le molteplici varietà di pesce fresco di cui è ricca la laguna. Il merito va all’elevata salinità e alla relativa profondità delle acque di quest’area dell’Adriatico, che la rendono particolarmente pescosa con un’offerta vastissima: il pescato va dall’acciuga all’aguglia, dall’alosa alla cheppia, dal lanzardo alla palamita, dalla sarda allo sgombro fino al tonno. La rassegna enogastronomia si intitola proprio la Festa del Pesce Azzurro e coinvolge gli chef gradesi che possono proporre le loro migliori specialità e cimentarsi in combinazioni sempre nuove abbinando a ogni piatto i vini locali.

Sarde ai piedi del campanile del duomo

Sgombro cotto a bassa temperatura con finocchio croccante e gelatina al lime
Sgombro cotto a bassa temperatura con finocchio croccante e gelatina al lime

La manifestazione vede protagonisti tutti locali del centro storico e in particolare i sei ristoranti più noti di Grado, riuniti sotto il marchio “Ristoranti del Castrum” proprio per la privilegiata location all’interno delle mura romane: Agli Artisti, Alla Borsa, Al Canevon, De Toni, Ovidio, Tavernetta all’Androna. All’interno della rassegna, un appuntamento speciale è rappresentato dalla “Sardelada” organizzata dai “Portatori della Madonna di Barbana” il 12 luglio, giorno delle celebrazioni in onore dei S.S. Patroni Ermacora e Fortunato. Ai piedi del campanile del duomo si potranno gustare piatti semplici, ma sempre molto apprezzati come le “Sardele roste” e le “sardele in savòr” con il sottofondo della musica gradese. Non solo degustazioni: il Comune di Grado ha deciso di dare la possibilità a tutti gli interessati di sperimentare dal vivo la pesca del pesce azzurro predisponendo delle uscite in laguna a bordo delle batele, le tipiche imbarcazioni lagunari a fondo piatto (per prenotazioni: sig. Zuliani – tel. 0431 83651). (8/7/09)

 

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Per informazioni:

Comune di Grado Ufficio Turismo e Relazioni esterne

Tel. 0431/898239-898224 

www.grado.info

 

Le ricette

SARDINE IN CARPIONE DELLO CHEF

Ingredienti per 4 persone

• 1 kg di sardine fresche

• 1 testa d’aglio

• olio extra vergine di oliva

• 3 dl d’aceto di vino bianco

• 0,2 gr di zafferano

• 1 foglia di alloro

• sale e pepe quanto basta

• olio di arachide quanto basta

 

Pulire le sardine togliendo le teste e le viscere. Lavatele sotto l’acqua corrente strofinandole con le dita in modo da togiere le squame. Pelate l’aglio e tagliatelo a rondelle sottili. Mettetelo in un pentolino con l’olio extra vergine, l’aceto, la zafferano, l’alloro, due prese di sale ed una di pepe. Fate bollire a fuoco modereato per 20 minuti circa. Infarinatele e friggete la sardine nell’olio di arachidi. In una pirofila versate un po’ della marinata di zafferano con le rondelle d’aglio. Sistemate le sardine ordinatamente e ricopritele con la rimanente marinata. Lasciatele macerare al fresco per almeno 24 ore prima di servire.

 

GARGANELLI CON LE SARDE E POMODORI S. MARZANO

Ingredienti per 4 persone

• 300gr di garganelli

• 10 sarde

• 4 pomodori S. Marzano

• 1 spicchio d’aglio

• 1 cucchiaio da minestra di pinoli

• 1 cucchiaio da minestra di uva passa precedentemente messa in ammollo in acqua

• 4 foglie di basilico

• 2 cucchiai di extra vergine di oliva

• 1 cucchiaio di pecorino sardo

 

Lavare e pulire le sarde e fare dei piccoli dadi. In un tegame rosolare l’aglio nell’ olio extra vergine. Infarinare le sarde e padellare, aggiungere sale e pepe quanto basta e, a cottura ultimata agiungere pinoli, uvetta, basilico ed infine le sarde preparate. Cucinare i garganelli, scolarli e farli saltare in padella, poi servirli nel piatto e spolverarli con il pecorino romano.

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