
Courtesy Farsettiarte, Prato
Il museo di Ardengo Soffici di Poggio a Caiano, in provincia di Prato, inaugurato il 16 maggio scorso, espone ancora sino al 19 luglio la tempera “Pera, libro e tazza” del 1914 e il “Caffè Apollo”, della fase futurista del pittore. È il primo segnale di che cosa significa il “museo in movimento“, che nella cittadina toscana si presenta con una formula singolare: le opere sono in comodato d’uso temporaneo e saranno via via sostituite da una serie di altri lavori di Ardengo Soffici. In mostra, il visitatore troverà sempre un nucleo di trenta pezzi, provenienti da gallerie pubbliche e collezioni private: ma se tornerà, per esempio, una decina d’anni dopo la prima visita, avrà modo di vedere una differente esposizione. Ad oggi, solo due dipinti lasciano per primi le scuderie: la durata dei prestiti può variare ma si attesta, in genere, su un intervallo di tre o cinque anni.
Il linguaggio della natura

Il museo Soffici si colloca nell’area da poco restaurata delle scuderie medicee, connessi alla storica villa dell’Ambra. Ai dipinti si affiancano i documenti d’archivio custoditi dalla città dove Ardengo Soffici lavorò a lungo, nell’abitazione che fu della madre. Il comune di Poggio a Caiano lavora da tempo al recupero delle testimonianze sull’artista, classe 1789, nato a Rignano sull’Arno e dopo viaggi e attività di respiro europeo rimasto ben ancorato alla sua Toscana. È nata per questo la biblioteca specializzata con le prime edizioni delle opere a stampa dell’artista, la collana delle riviste a cui lavorò, la bibliografia critica, immagini e documenti. I dipinti attualmente alle scuderie appartengono a periodi diversi della ricerca estetica di Soffici e rivelano l’influenza di Cézanne, del cubismo, infine il recupero dell’insegnamento della tradizione toscana del Quattrocento.
Un’altra Toscana

In mostra, alcune nature morte, il ritratto di “Mamma Egle” e i dipinti dedicati al paesaggio di Poggio, in particolare degli anni Venti e Trenta. La piccola esposizione racconta non solo l’ispirazione che Soffici prese dalla pittura francese e la fase futurista, ma guarda anche alla sua adesione a una rappresentazione comunque figurativa della natura. Nell’anno che vede in primo piano le celebrazioni per il centenario del futurismo, l’attenzione per Ardengo Soffici giunge a rivalutare un angolo di Toscana, già buona meta di visita non solo per il paesaggio. A Poggio a Caiano si va per una passeggiata nel borgo e per la villa Medicea, di origine rinascimentale: al suo interno si ritrovano i giardini, ridisegnati nell’Ottocento, e il museo della Natura morta, aperto dal 2007. (7/7/09)
Museo Soffici
Poggio a Caiano (Prato)
Scuderie Medicee – Via Lorenzo il Magnifico, 9
Per informazioni: tel. 055/8701287/0/1 – www.museoardengosoffici.it
Orario; fino al 30 settembre, dal martedì a domenica, 10- 18.30; dal 1° ottobre al 31 marzo, sabato e domenica ,10- 17