Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

A Cortina la storia della famiglia Savoia

Una mostra ricorda vita e personaggi del casato in immagini pubbliche e private. Esposto il frammento della Sacra Sindone, foto e cimeli. Omaggio allo stretto legame con la città “regina delle Dolomiti”

Le nozze del principe di Piemonte Umberto di Savoia con la principessa del Beglio Maria José. Roma. Quirinale 1930
Le nozze del principe di Piemonte Umberto di Savoia con la principessa del Beglio Maria José. Roma. Quirinale 1930

È aperta da pochi giorni la mostra “Casa Savoia: storia di una famiglia italiana” alla Casa de ra Regoles di Cortina d’Ampezzo. La rassegna di foto, documenti e oggetti della dinastia ha inaugurato la prima tappa di un tour che la porterà in più sedi: a Milano, Napoli, Torino, Padova, Trieste, Palermo e infine Roma, nel 2011. La mostra è infatti uno degli eventi organizzati per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia; conta 130 opere dell’archivio della Fondazione Principe di Venezia, tra i quali alcuni cimeli di valore storico. Tra gli altri: la Reliquia della Sindone, un frammento separato dalla Sindone intera nel 1532; la sveglia da viaggio di re Umberto II, che portava con sè negli accampamenti durante la guerra; i sigilli della Regina Elena e di re Vittorio Emanuele III. Il flashback sui Savoia si concentra sul periodo che va da re Umberto II a Vittorio Emanuele III, lasciando sullo sfondo la storia del casato, di diversi secoli più vecchia, prima del 1861.

La Regina delle Dolomiti

Le Dolomiti, la cornice montuosa tanto amata dai reali
Le Dolomiti, la cornice montuosa tanto amata dai reali

“È un grande onore e soddisfazione per me vedere oggi realizzata questa mostra che, in un certo senso, possiamo considerare il prosieguo dell’evento espositivo dell’estate 2008 “Il Re e la Regina”, dedicato al re scalatore Alberto I del Belgio, bisnonno di Emanuele Filiberto di Savoia”, ha detto Paola Valle, assessore alla cultura del comune di Cortina d’Ampezzo. La località montana serba un legame stretto con i Savoia, come, del resto, lo conserva con molti casati nobili e monarchici della vecchia Europa, innamorati di Cortina sin dalla fine dell’Ottocento. La mostra ne dà testimonianza con fotografie d’epoca: le immagini sono soprattutto di Maria José e Umberto II, sugli sci, in montagna o per le strade della cittadina. Cortina sente stretto il rapporto con quel capitolo di storia che vede tra i protagonisti la monarchia, anche perché tra i suoi monti si combatterono molte battaglie drammatiche della Grande Guerra. Un ricordo rivissuto grazie alle foto, tra le altre, di re Vittorio Emanuele III in visita al fronte.

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Pubblico e privato

Cappello da generale di Umberto II usato durante le cerimonie ufficiali sino al 1946
Cappello da generale di Umberto II usato durante le cerimonie ufficiali sino al 1946

Per dichiarazione esplicita degli organizzatori – cura la mostra Filippo Bruno di Tornaforte – l’esposizione alterna immagini pubbliche e private di casa Savoia, ma tiene forse di più a far emergere la loro vita quotidiana, al di là del ruolo politico. Un obiettivo ambiguo che per quanto si dichiari indipendente dalle ideologie non piacerà a tutti. Le dichiarazioni dei due discendenti Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto, i testi dei saggisti in catalogo riprendono le fila di un discorso storiografico, politico e culturale perlomeno controverso. Le vicende di Casa Savoia, per quanto di indubbio interesse conoscitivo, per le sue origini e per il suo svolgersi, prima e durante il XX secolo, non rappresentano un simbolo condiviso per la storia d’Italia recente e non si tratta neppure di una monarchia popolare, come accade, tuttora, in altri paesi europei. Il visitatore in mostra si troverà a dover discernere la rievocazione, doverosa, dall’interpretazione.

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