Continua lo psicodramma non taurino, pericoloso sì, ma non per colpa dei tori. Nelle due puntate precedenti: dopo quattro ore di treno da Milano, arrivo a Nizza Monferrato e da qui partenza con “El Pana” (dero) – in spagnolo panettiere – e la sua “cuadrilla” di giovani “aficionados” per raggiungere Pamplona (quattordici ore d’auto no stop) a godere la, a me cara, Fiesta di San Fermìn…