Federico Molinari è il candidato ideale alla presidenza della Regione Puglia. Oreste, il suo consulente per la comunicazione, sa che una faccia come la sua trasmette pulizia e tranquillità. Suo padre, un giornalista di quelli impegnati, ucciso perché parlava troppo, sarebbe stato orgoglioso di lui.
Mentre nella testa di Federico si accumulano idee per liberare la Puglia dall’ecomafia, alle sue spalle si agitano intrighi che hanno come epicentro San Salvatore Trafitto, un agglomerato di lamiere, una baraccopoli abitata da un’umanità di disperati. Sono terremotati: rabbiosi, affamati e dimenticati dallo Stato che deve ancora fornire gli aiuti necessari per la ricostruzione dei nuclei abitativi originari. E quando Federico scopre il segreto condiviso da tutti gli abitanti di San Sebastiano, pensa di aver visto il peggio. Invece il peggio, almeno per quanto riguarda lui, deve ancora arrivare…
«Sai cosa mi disse Ugo, una volta? Eravamo proprio qui. Con lui a biliardo perdevo sempre. “Spero che mio figlio non entri mai in politica“, disse proprio così. Pochi giorni dopo gli spararono».
Il romanzo di Alfredo Colitto è costruito come un orologio, un timer ben calibrato che guida il lettore verso un finale dove tutto torna, anche quello che non dovrebbe…