Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Luci d’Artista

Un sottile filo di luce collega due città italiane. Un ghirigoro elettrico nel cielo, festoso come le luminarie natalizie e forte come un tratto d’artista. Un gemellaggio d’autore fra Torino e Salerno sino al 10 gennaio

Un unicorno luminoso spunta dalla parete di un palazzo di Salerno
Un unicorno luminoso spunta dalla parete di un palazzo di Salerno

“Luci d’artista” è un’iniziativa nata a Torino dieci anni fa e importata da quattro a Salerno, fra due città accomunate non solo dall’essere state entrambe “capitale d’Italia”, ma anche da una straordinaria voglia di proporsi come mete turistiche e culturali.

L’idea è semplice, e per questo accattivante. Trasformare i tradizionali addobbi di fine anno in opere luminose, invitando artisti a partecipare all’arredo della città. Così, ad esempio, piazza Flavio Gioia, l’antica rotonda del mercato del pesce di Salerno e via Roma, la tradizionale strada dello shopping della capitale sabauda, si sono ricoperte di luci, come la maggior parte delle strade dei centri storici delle due città. Un modo per prepararsi alle feste, certo, ma soprattutto un modo per mettersi in “ghingheri” e proporsi a cittadini e turisti. A Torino quest’anno sono partiti prima, con le luci che sono state accese il 3 novembre, mentre la città campana ha seguito a ruota due giorni dopo. In entrambe le città gli allestimenti saranno smontati il 10 gennaio.

… e quelle di Salerno

Personaggi ispirati dalla fantasia
Personaggi ispirati dalla fantasia

In questi giorni l’ingresso nel centro storico di Salerno equivale a un viaggio in un “Giardino Incantato”. Questo il titolo delle installazioni nella parte antica della città, che vogliono creare un effetto magico, traendo spunto dalle forme vegetali sinuose e ondulate ispirate all’Art Nouveau. Rami spogliati dall’inverno che d’incanto si illuminano di luci con glicini, loti, ninfee e calle, che a loro volta danno vita a un giardino in piena fioritura, di luci. Le rigogliose e pregiate varietà vegetali della villa comunale, proprio a ridosso dell’ottocentesco Teatro Verdi, ospitano, invece, una fiaba luminosa che ha come protagonisti fate e maghi. Uno spettacolo suggestivo che si fonde con quello della vegetazione, nel quale le piante vere offrono le forme e l’ispirazione alle fronde e ai fiori luminosi. Sono centinaia di migliaia le lampadine, i led, i neon e i tubi luminosi che ornano le due città in questi due mesi di esposizione. Uno spettacolo che, pur sottolineando il clima di festa, nulla ha a che fare con le tradizionali luminarie natalizie e che valorizza le architetture e le prospettive di Torino e Salerno.

LEGGI ANCHE  Gara notturna in Vespa per 500 chilometri

Le “luci” di Torino…

Il mosaico di Enrica Borghi a Torino (Foto Redazione web - www.comune.torino.it)
Il mosaico di Enrica Borghi a Torino (Foto Redazione web – www.comune.torino.it)

Per l’edizione del 2009 Salerno si è ispirata al mito e all’idea di una città giardino. A Torino si è rimasti fedeli all’idea di affidare singoli scorci della città agli allestimenti degli artisti invitati a partecipare. Così, alle opere collezionate nelle precedenti manifestazioni, quest’anno si sono aggiunte opere nuove. “L’energia che unisce si espande nel blu” è il titolo dell’opera realizzata da Marco Gastini sul soffitto della Galleria Subalpina. Un gioiello di architettura che ospita una visione aerea di segni luminosi, di un cielo stellato di cui l’energia è parte determinante. Allestito a Torino anche il “Mosaico” di Enrica Borghi; l’opera era nata nel 2007 per la città di Salerno ed era un omaggio agli antichi decori realizzati all’interno del Duomo romanico di San Matteo, patrono della città campana. I mosaici all’interno della chiesa avevano ispirato all’artista dei pannelli in alluminio con fondi di bottiglia forati posizionati ai lati. I 150 pannelli dell’installazione hanno trovato posto per quest’anno nell’area pedonale di via Lagrange. Una presenza che simboleggia il gemellaggio tra i due capoluoghi.

Condividi sui social: