Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Luci d’Artista

Un sottile filo di luce collega due città italiane. Un ghirigoro elettrico nel cielo, festoso come le luminarie natalizie e forte come un tratto d’artista. Un gemellaggio d’autore fra Torino e Salerno sino al 10 gennaio

Intensi programmi di visita

I ghirigori luminosi nella Galleria Subalpina di Torino (Foto Redazione web - www.comune.torino.it)
I ghirigori luminosi nella Galleria Subalpina di Torino (Foto Redazione web – www.comune.torino.it)

Città-esposizione, Torino e Salerno, da visitare con l’ausilio di servizi navetta messi a disposizione di residenti e visitatori. Tutti i sabati, le domeniche e i giorni festivi fino al 10 gennaio, il City Sightseeing Torino, l’autobus turistico rosso a due piani, prevede una corsa esclusiva alle ore 19. Un tour specifico di un’ora per ammirare gli allestimenti illuminati.

Passeggiate sotto le Luci” è la suggestiva proposta di tour a piedi, in compagnia di una guida professionista, della durata di un’ora e mezza, che si svolge tutti i sabati per le strade della città sabauda alle 17 fino al 9 gennaio 2010.

A Salerno il servizio di mobilità urbana opera durante i weekend con dei servizi navetta verso il centro storico. “La nostra missione era quella di rendere ben visibili anche di giorno le installazioni – spiega Felice Serra dell’Iride Servizi che ha curato gli allestimenti del “Giardino incantato di Salerno”. “Anche da spenti, volevamo che gli addobbi fossero di grande effetto e grazie al materiale usato, che riesce a riflettere la luce naturale, ci siamo riusciti, regalando al centro storico un’atmosfera quasi surreale, in tutte le ore della giornata».

Un racconto da leggere col naso all’insù

Parole di luce sospese sulla via Luigi Guercio
Parole di luce sospese sulla via Luigi Guercio

A Torino sono quindici le installazioni, realizzate da altrettanti artisti di fama internazionale, che fanno mostra di sé nel cuore della città e danno vita a una vera e propria mostra “open-air”. Un modo per portare l’arte contemporanea alla gente comune e non solo per promuovere l’immagine della capitale piemontese.

A Salerno le luci non fioriscono soltanto tra i vicoli, gli archi e i larghi del centro storico, ma un po’ in tutti i quartieri. “Luì era matto e questa storia racconta di come Luì, il Matto, riuscì a trovare i bambini nel bosco silenzioso”. Inizia così un racconto luminoso del novelliere Guido Quarzo. Il testo si svolge in decine di festoni illuminati che si svolgono lungo tutta via Luigi Guercio, un’arteria trasformata in libro multicolore. Un racconto da leggere, camminando lungo i marciapiedi, che finisce per mescolare le emozioni delle parole con quelle del quartiere pulsante. Quest’opera viene da Torino, dove era stata presentata lo scorso anno e, nella logica di scambio del gemellaggio, per l’edizione 2009-2010 viene proposta a Salerno.

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Energia nel blù a Torino e Araba Fenice a Salerno

I colori elettrici dell'araba felice
I colori elettrici dell’araba felice

A Torino “Luci d’ Artista” è parte integrante della stagione di Contemporary Art Torino Piemonte, il cartellone di mostre ed eventi che raccoglie e promuove le esperienze artistiche contemporanee del nord-ovest. Come detto, quest’anno alla collezione delle opere luminose si unisce “L’energia che unisce si espande nel blu” di un torinese doc: Marco Gastini. Le eleganti architetture datate 1874 della Galleria Subalpina si animano con i segni luminosi dell’artista contemporaneo, sospesi a un telaio di alluminio a quindici metri d’altezza. Le tracce luminose sono di colore blu, realizzate mediante profili flessibili a led e di colore rosso, realizzati con tubi al neon; il tutto sorretto da un telaio metallico al cui interno sono collocati i punti luminosi anch’essi realizzati con led di colore bianco.

Spettacolare è l’installazione che investe tutta piazza Flavio Gioia a Salerno. La rotonda del famoso mercato del pesce fa da sfondo alla mitologica rinascita dell’Araba Fenice. Secondo il mito, l’uccello aveva l’aspetto di un’aquila reale con piumaggio coloratissimo e viveva in prossimità di una sorgente, in una piccola oasi nel deserto d’Arabia. Nell’allestimento salernitano la fontana, con due delfini di bronzo al centro della piazza, sembra davvero lo specchio d’acqua presso il quale l’uccello all’alba faceva il bagno, cantando una canzone così meravigliosa che il dio del sole arrestava il suo carro per ascoltarne la melodia. I colori elettrici del piumaggio illuminano le pareti dei palazzi circostanti, invadendo con mille lampi di luce la rotonda e le finestre che vi si affacciano, come palchi e loggioni di un teatro senza tempo e popolare.

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