Leggende, miti e realtà
Per non dire delle atmosfere della Torre del Serpe, così chiamata perché secondo la leggenda un serpente marino, risalendo dal mare beveva l’olio della lampada del faro.
Ma la natura si è divertita anche a trasformare un sito di archeologia industriale in uno incantevole di archeologia ambientale: il laghetto di bauxite, immerso nella terra rossa e friabile. Un tempo veniva utilizzato come stazione di lavaggio del minerale estratto, poi è stato abbandonato. Oggi, se lo si osserva dall’alto, sembra di essere sulla superficie lunare con il rosso delle pareti rocciose, schizzate qua e là di verde della macchia mediterranea.
Riflessi, colori, trasparenze di luce
Se andate in Puglia per il Capodanno, non si può mancare a questa tradizione. Lo spettacolo è così bello da sembrare irreale. Il souvenir più autentico, una volta tornati a casa, sono quelle immagini uniche che rimangono incise nella memoria. Quei giochi di colori e di trasparenze che filtrano le onde e illuminano il buio del cielo. Quei contorni velati delle montagne dell’Albania che piano piano si scoprono, quasi ad abbracciarle se non ci fosse il mare. Quei tratti della costa greca che senti così vicina. Tanto vicina da captare il segnale di telefonia mobile degli operatori greci. “Benvenuto in Grecia, le ricordiamo che per poter effettuare chiamate….” è il messaggio che arriva sul cellulare. E ancora l’odore del cielo pulito.