Domenica 13 Aprile 2025 - Anno XXIII

Providencia e Santa Catalina: natura esotica e intrigante

Providencia

Due isole considerate Riserva della Biosfera. Lontano da tutto, appartate, in un luogo dal clima ideale per una vacanza rilassante. Una natura da scoprire, a uso di un turismo responsabile, nel Parque Nacional Natural Old Providence McBean Lagoon

Il ponte di legno che collega Santa Catalina a Providencia
Il ponte di legno che collega Santa Catalina a Providencia

Appena scesi dall’aereo a Providencia (novanta chilometri a nordovest da San Andrès, venti minuti di volo con un turboelica a un’altitudine di mille e cinquecento metri, in nave otto o nove ore, due volte alla settimana) aumentano le speranze di chi viaggia sognando il mito dei Mari del Sud. In effetti il minuscolo aeroporto El Embrujo (una striscia di terra tra mare e scure cime, ritagliata tra abbondante vegetazione, un bungalow di legno, caos all’arrivo dei soli due o tre voli giornalieri) anticipa la diversità tra le due isole dell’arcipelago.

Due isole (Riserva della Biosfera) datosi che Santa Catalina altro non è che un isolotto con duecento abitanti collegato con un corto ponte di legno a Providencia (ma quantomeno vanta una roccia marina con un profilo vagamente somigliante a una testa umana: ecco pertanto, ti pareva, la “Cabeza de Morgan”, high lit del tour dell’isola in barca, half day, 40 US Dollars).

Cabeza de Morgan
Cabeza de Morgan

Diversa da San Andrès, ma più esotica e intrigante, la ex Providence certamente lo è: anche qui sbarcarono i determinati puritani inglesi all’inizio del Seicento e non dissimili furono le altre migrazioni salvo gli Indios “nicaraguensi”. La differenza è marcata, non fosse che per l’assenza di botteghe e spacci vendenti impensabili gioielli, infradito e mutande griffate. Diversa da San Andrès e forse un filino simile ad alcune isole polinesiane per le modeste dimensioni: un perimetro di soli diciotto chilometri con bella strada costiera, la poca popolazione (cinquemila abitanti), un “arrecide” (reef) di trentadue chilometri quadrati (secondo gli isolani il terzo per estensione nel mondo, forse non è vero) e soprattutto una mini catena montuosa (trecentosessanta metri la massima altitudine) che costituisce la dorsale verticale dell’isola, creando ombre e chiaroscuri sulle acque della laguna.

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Il “melting-pot” delle lingue
Olio di cocco
Olio di cocco

Ancor più palese è poi, a Providencia, il fenomeno dell’idioma locale, il “creole” parlato – soprattutto in famiglia – dalla quasi totalità degli abitanti, per certo da tutti i nativi. “Don’t cross the road” sento urlare da una nonna a un bambino in procinto di attraversare la strada; mi giro e invece di una signora british in vacanza incrocio lo sguardo con una attempata donna di colore, nata e vissuta a Providencia, isola colombiana del Caribe, da secoli de “Habla Castellana” (dicono oltretutto che lo spagnolo parlato dai colombiani sia il migliore del sud America). E non si tratta solo di inglese parlato: nel principale centro abitato dell’isola, sulla balconata della Alcaldìa o Ayuntamiento (la Casa Comunale, beninteso in stile vagamente Tudor con i muri rivestiti di legno dipinto in bianco e nero) è chiaramente scritto (ovviamente in caratteri gotici quasi si fosse sotto il Big Ben) “The Municipalità at Providence and Santa Catalina Islands”.

Fortunatamente, a parziale lenimento dell’orgoglio nazionale colombiano, una iscrizione posta sotto il vicino monumento al generale Santander (eroe dell’indipendenza, con il celeberrimo Libertador Bolìvar) recita: “Las armas nos dieron la independencia, las leyes nos daran la libertad”.

Parco Naturale con laguna e reef
McBean Lagoon
McBean Lagoon

Quanto sopra descritto permette di affermare che a Providencia un turismo (oggi è di moda dire) sostenibile, è praticabile, a contatto con la natura e in quelle condizioni di isolamento che fanno dire agli americani “away from it all”, lontano da tutto. Sulla costa occidentale dell’isola, nella zona di Agua Dulce per la presenza dei Manantiales (sorgenti) si conta la maggioranza dei seicento posti letto offerta da piccoli alberghi, pensioni, bed&breakfast. Sulla costa orientale, di fronte all’aeroporto, è invece posto – gioiello e fiore all’occhiello di Providence – il Parque Nacional Natural Old Providence McBean Lagoon. Una riserva di novecentonovantacinque ettari (novanta di terra, novecentocinque di mare) che permette la conoscenza di tanta flora e fauna caraibica.

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Iguana
Iguana

Sul reef abbondano i coralli, si notano pesci, aragoste, tartarughe, nella laguna (Oyster Creek) l’esplorazione può essere effettuata in canoe a remi o in kayak. Sulla terraferma, osservate le impressionanti distese di mangrovie sulla costa McBean, si sale a Wood Hill attraverso il Bosque Tropical, habitat dell’Iguana e del Lagarto (Lucertola) blu.

Caratteristico di Providencia il Cangrejo (Granchio) Negro, dalla curiosa abitudine di vivere nelle zone interne e trasferirsi nel mare per deporre le uova. Per la carne saporita, oltretutto ricca di ferro e proteine grazie all’alimentazione a base di erba, il Cangrejo costituisce la specialità culinaria dell’isola, non ricca di risorse naturali (solo recentemente è iniziata la coltivazione del caffè).

Clima e luogo ideali per vacanze rilassanti
Chiesa Battista a San Andrès
Chiesa Battista a San Andrès

La vita scorre lentamente, in questa isola caribena; non c’è fretta, finita la lunga stagione secca (gennaio-settembre) arrivano tre mesi di piogge (ottobre-dicembre) ogni tanto passa un uragano (dalla lingua Caribe, huracàn); l’ultimo, Beta, è del 2005 (dopo quarant’anni di tranquillità). E le tradizioni, come in ogni isola che si rispetti (il mare serve pure a qualcosa, ad esempio a tenere lontane o quantomeno a ritardare mode e novità di cui è meglio diffidare) anche a Providencia resistono a oltranza. Lo dimostrano i camposanti poco affollati (come a San Andrès, i propri morti è meglio tenerseli in casa, o per meglio dire nello spiazzo d’erba adiacente). Non costituisce eccezione il cimitero di Fresh Water, solo qualche tomba: una accoglie Ulrich Archibald Adams, su un’altra è scritto che vi giace Helen Watson de Bryant. Nomi evocanti nobiltà e storie imperiali, solitamente portati da gente famosa. Al contrario, questa assolata Spoon River caribeña ospita solo neri, approdati su un’isola poco prima occupata da puritani in fuga. Providencia: “el ultimo Refugio”.

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