Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Budapest, invito d’inverno

Bagni termali Rudas

I vapori dei bagni termali, gli eleganti caffè, il Lungodanubio illuminato e il tradizionale mercatino natalizio. Col freddo, la capitale ungherese acquista un fascino tutto particolare

Bagni termali Terme Széchenyi
Terme Széchenyi

L’Ungheria è uno dei Paesi europei che vanta il più alto numero di sorgenti per bagni termali e una tradizione secolare a sfruttarne i benefici che risale agli antichi romani e alla dominazione turca: una trentina sono gli stabilimenti nella capitale, dalle strutture pubbliche alle Spa degli alberghi, con acque curative che variano dai 21 ai 78 gradi Celsius e sgorgano da un centinaio di pozzi e sorgenti sotterranee (www.spasbudapest.com).
A Budapest il vantaggio è che le terme sono in centro città e sono un passatempo a tal punto popolare e a buon mercato che ormai è diventato quasi folcloristico vedere gli anziani, rossi in viso, sfidarsi a scacchi, leggere una rivista o chiacchierare come al bar sport immersi nell’acqua calda fino al collo, nei bagni termali, sotto al sole come alla neve. Il massimo è camminare in costume sul piano piscina, con gli aghi che ti trafiggono le gambe per il freddo cercando di tuffarsi il prima possibile nell’acqua termale, avvolti da caldi e rassicuranti vapori bianchi. Un po’ come in montagna, quando dopo una sciata non si aspetta altro.
Così, a proposito di Budapest, la scelta può variare dai bagni termali in stile liberty di Gellért in riva al Danubio o in quelli immersi nel parco civico Varosliget, le storiche terme di Széchenyi, probabilmente il complesso più grande d’Europa per superficie, con quindici vasche distribuite nelle sale labirintiche interne e all’esterno.

Il Natale in Vörösmarty tér

Una enorme padella di verdure in un banchetto in Vörösmarty tér
Una enorme padella di verdure in un banchetto in Vörösmarty tér

Incamerata una buona dose di calore (d’inverno la temperatura a Budapest può scendere anche fino a meno 15°), dalla fermata davanti ai bagni termali, Széchenyi Fürdo, si può prendere la linea 1 della metropolitana per risalire in Vörösmarty tér. Già il viaggio sul metrò è di per sé un’esperienza curiosa. La prima delle tre linee è la più antica dell’Europa continentale; è stata realizzata nel 1894 e le stazioni decorate in maiolica sono appena sotto la superficie della città, con i vagoni piccoli e ben curati. Se si scende a Vörösmarty, fino al 29 dicembre nella piazzetta c’è il mercatino natalizio con l’albero addobbato e le classiche bancarelle cariche di prodotti artigianali in ferro battuto, legno intagliato, tovaglie e tessuti ricamati o tinti di blu brillante. Fanno il resto le tazze di vino caldo speziato (indispensabile per rifocillarsi) e il profumo nell’aria della töki pompos, la frittella ungherese fritta al momento, e delle salsicce arrostite. Tra le specialità in vendita anche il pandolce tradizionale, le carni alla cipolla e il millefoglie.

Bagni termali tra statue e mosaici
Bagni termali Le Terme di Szechenyi
Le Terme di Szechenyi

L’edificio di Széchenyi dei primi del novecento dà come l’impressione di fare un tuffo in un museo e sentirsi osservare dalle statue con intorno colonnati e mosaici di vetro catapulta quasi in un’altra epoca. Nonostante l’importanza delle architetture, l’ambiente è informale, affollato ma non caotico, e vale davvero la pena, magari dopo un massaggio alla schiena (anche questo a prezzi modici), sfidare il freddo dell’inverno per raggiungere all’aperto la vasca dei bagni termali da 38°: le terme sono in funzione tutti i giorni dalle 6 alle 22, e nei mesi più rigidi l’atmosfera diventa molto suggestiva quando il sole tramonta già alle tre e mezza del pomeriggio e le luci gialle dei lampioni iniziano a illuminare chi è rimasto in acqua.

Budapest
Budapest

Per entrare nello spirito della città, soprattutto sotto Natale il consiglio è di passare qualche ora “a mollo” nei bagni termali, anche se si ha a disposizione un solo fine settimana di vacanza. Interessante a riguardo è la proposta “Budapest Winter Invitation” lanciata dall’Ufficio Turistico Ungherese, valida fino al 31 marzo 2010. In pratica un pacchetto che comprende il volo di andata e ritorno per Budapest (dall’Italia si parte da Milano, Roma e Venezia), un soggiorno in uno dei 50 hotel convenzionati (a 3/4/5 stelle) per tre notti al prezzo di due, o per quattro notti al prezzo di tre e una serie di vantaggi e sconti compresi nella Budapest Card (per prenotare: www.budapestwinter.com; per la card: www.budapestinfo.hu).

La Budapest dei Caffè
Bagni termali Caffè New York
Caffè New York

Con la scusa di riscaldarsi un po’ e assaggiare una fetta di torta e un caffè (anche l’espresso, non è niente male), nella piazza è da provare Gerbeaud Cukràszda, un elegante caffè di metà Ottocento riconoscibile dalla bianca facciata neoclassica così imponente come del resto lo sono la maggior parte degli edifici della città (non è un caso che Budapest sia definita la “piccola Parigi dell’Europa centrale”). Altrettanto affascinante è un altro storico palazzo, il Caffè New York, raggiungibile sempre in metrò da Vörösmarty tér con la linea 2 (fermata Blaha Lujza). Gli interni di questo caffè, che agli inizi del secolo scorso ha riunito artisti, intellettuali, giornalisti sono straordinari, con gli stucchi rococò e le decorazioni che lo impreziosiscono. E poi è un piccolo tassello d’Italia a Budapest: dopo anni di decadimento e abbandono il Palazzo New York è stato rilevato e ristrutturato dal gruppo Boscolo, e dal 2006 ha riaperto come caffè e hotel lussuoso davvero di buon gusto.

Tramonto sul Danubio
Isola Margherita
Isola Margherita

Fin qui, tutto sommato, niente di originale; l’aspetto divertente del tour è il tuffo nel Danubio: dopo il percorso “terrestre” e i bagni termali si arriva sulla sponda del fiume all’altezza dell’Isola di Margherita (una sorta di Isola tiberina danubiana), e lì il pulman con tutti i turisti a bordo scende una rampa per immergersi in acqua! Comincia così una lenta navigazione che arriva fino al Ponte delle Catene tutto punteggiato di lucine come quello di Brooklyn. Il consiglio è di iniziare il tour alle tre del pomeriggio per ritrovarsi all’ora del tramonto sul Danubio e veder sfilare sulla propria destra le guglie e le cupole del Palazzo del Parlamento e a sinistra il Palazzo Reale con le luci ocra dei lampioni e delle finestrelle che cominciano a illuminarsi sull’acqua. Senza dubbio un’esperienza emozionante, non guastata nemmeno dalle “incursioni” turistiche dell’equipaggio di bordo (dal sottofondo musicale “Danubio blu” al cappellino da capitano indossato dall’autista prima dell’”immersione”).

Al mercato centrale, i piaceri del palato

Il mercato Nagyvásárcsarnok.

Prima di lasciare Budapest, una tappa va fatta al Nagyvásárcsarnok. È il mercato centrale della città, vicinissimo al Danubio, visto che nel secolo scorso le merci arrivavano a bordo delle barche passando da gallerie sotterranee. Il mercato è raggiungibile con la linea metropolitana M3 (fermata Kalvin) ed è un monumento architettonico arioso e ordinato, anche lui di fine ‘800, e un posto dove trovare tutte insieme le prelibatezze della gastronomia ungherese: al piano terra ci si può aggirare tra banchi colmi di salumi, carne affumicata, salsicce Debrecziner a base di manzo, maiale, paprika e aglio. E poi il foie gras, il fegato d’oca, di cui l’Ungheria è secondo produttore mondiale dopo i francesi, e i distillati come l’amaro Unicum, la Pàlinka, al gusto di albicocca (barack) o ciliegia (csereszneye), o il vino bianco da dessert, il Tokaji. Un goloso ritrovo per la gente del posto e i turisti, con tanto di sportello bancomat all’interno e cambio per il forint, la moneta locale, dal quale uscire con souvenir di sicuro successo per amici e parenti a casa.

Gita sul bus “anfibio”
Il Ponte delle Catene che ha unito Buda e Pest
Il Ponte delle Catene che ha unito Buda e Pest

Ovviamente, in un solo fine settimana, la città si può solo “assaggiare”. Per orientarsi è utile conoscere almeno la geografia urbana a partire da una data piuttosto recente, il 1873, quando Buda e Pest furono unite dal Ponte delle Catene in una sola città, Budapest. Così, in linea di massima, può aiutare sapere che Buda è il cuore antico e collinare insiema a Óbuda, la vecchia Buda, che porta ancora i segni della presenza romana e dei Magiari, e che entrambe si estendono sulla riva sinistra del fiume Danubio che le divide dalla pianeggiate Pest, la zona commerciale e trafficata dove i budapestini lavorano.

Per un colpo d’occhio su una città che non si conosce, per cominciare in genere è piacevole lasciarsi condurre in giro a bordo dei pullman panoramici a due piani, che ormai si trovano ovunque. Anche a Budapest non sono una novità, ma unico, almeno in Europa, è il caso del River Ride, in pratica un bus “anfibio” che in undici tappe percorre il centro toccando una decina delle principali attrazioni turistiche cittadine partendo da Roosevelt tér, una piazza davanti al Ponte delle Catene, il punto panoramico forse più emblematico della capitale con vista sul Palazzo Reale e sulla città alta.

Info: www.turismoungherese.it  –  www.budapestwinter.com

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