Martedì 21 Maggio 2024 - Anno XXII

La crociera fa bene all’economia

E la nave va controcorrente. Da 40 anni il mercato delle vacanze galleggianti ha i numeri in crescita. Lo conferma un recente studio dell’Università Ca’ Foscari Formazione e Ricerca

La crociera fa bene all'economia

La crisi economica c’è e si sente.

I conti delle aziende e del Paese fanno fatica a stare in equilibrio. Eppure, alle tante difficoltà del momento, qualche buona notizia arriva dal turismo crocieristico che si sviluppa anche in momenti di recessione globale. Il mercato delle crociere, infatti, cresce ininterrottamente da circa quarant’anni. Si è passati dai circa 700 mila crocieristi del 1970, ai 4,5 milioni degli anni Novanta, per arrivare ai 19 milioni stimati per il 2010 e, secondo i dati di Cruise Line International Association (CLIA), il trend positivo continuerà perlomeno fino al 2015, quando i turisti delle crociere raggiungeranno i 25 milioni. Dopo i risultati positivi del 2008 (+11,8%) e la sostanziale tenuta nel 2009, secondo le previsioni della Cemar Agency Network di Genova, punto di riferimento del settore, il 2010 registrerà nei porti italiani 8milioni 820mila crocieristi (+5,27%) e 4.531 “toccate nave” (+6,8%). Numeri che hanno consentito alle crociere non solo di darsi una “rinfrescata”, ma anche di mantenersi in buona salute e produrre un positivo effetto sull’economia italiana.

Lo studio Ca’ Foscari sul mercato crocieristico

MSC Fantasia
MSC Fantasia

Un approfondito studio realizzato da Ca’ Foscari Formazione e Ricerca, società che fa capo all’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con Risposte Turismo che ha valutato gli andamenti del settore, ha certificato il buon andamento con un particolare focus sul caso MSC Crociere. I dati sono stati presentati nel corso del convegno “Impatto del Turismo sul Sistema Economico Italiano” organizzato proprio dalla Compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte. MSC Crociere in sette anni è diventata la quarta compagnia al mondo e la prima in Italia per movimentazione passeggeri.

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Lo studio calcola in 1.523 milioni di euro la ricaduta sul sistema economico italiano della sola attività di MSC Crociere nel 2009 tra impatto economico diretto, indiretto e indotto. Il principale elemento attivatore dell’economia, spiegano gli analisti di Ca’ Foscari, è la spesa diretta (pari a 628 milioni di euro), che è costituita a sua volta da due componenti: la spesa diretta dell’azienda imputabile all’Italia (510 milioni di euro) e la spesa diretta dei crocieristi MSC Crociere che si imbarcano, sbarcano e transitano nei porti italiani (118 milioni, per una movimentazione pari a 2,07 milioni di passeggeri in Italia nel 2009).

La spesa media per i crocieristi in transito è stata calcolata in 75,30 euro, mentre per i crocieristi in imbarco/sbarco sale a 105,90 euro. A Venezia sono state effettuate indagini ancora più mirate, dalle quali risulta che un passeggero in transito spenda 108 euro, mentre uno in imbarco/sbarco arrivi a 139 euro.

Il turista della crociera, l’offerta, gli operatori

Pierfrancesco Vago
Pierfrancesco Vago

Gli americani sono stati i primi e restano il mercato di riferimento del turismo crocieristico. A livello europeo i paesi più affezionati alle vacanze galleggianti sono, nell’ordine, Gran Bretagna, Germania e Italia.

Nel corso degli anni il profilo del crocierista è cambiato. Un tempo il target di riferimento delle vacanze galleggianti era rappresentato dal turista della “terza età” facoltoso e con molto tempo a disposizione, oggi, invece, il profilo è più giovane e dinamico e, come conferma la ricerca, i consumatori americani ed europei scelgono la crociera perché favorisce la socializzazione. Ne è convinto anche Pierfrancesco Vago, amministratore delegato di MSC Crociere e vicepresidente dello European Cruise Council, aggiungendo che “la crociera è diventata conveniente, meno cara rispetto ad alberghi e ad altri pacchetti”. E ancora, “una volta era una vacanza noiosa, costosa e adatta a persone anziane. Non è più così. Oggi i nuovi target su cui le compagnie combattono le battaglie maketing sono i giovani, le famiglie e gli sposi”. La ricerca di Ca’ Foscari ha mostrato che in Italia una coppia su due sceglie la crociera come soluzione per la propria luna di miele.

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Operatori e analisti sostengono che la crescita degli ultimi anni è frutto di una diversificazione del mercato che ha registrato una significativa concentrazione. E, a differenza di altri settori turistici, è l’offerta a trainare la domanda e non il contrario. (10/06/10)

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