* Mentre le due squadre giocano al pallone qualche telecronista, rara aves, ogni tanto (ma proprio ogni tanto) “dice quel pensa” (che a volte corrisponde anche a verità). Esempio 1° telecronista: “Lo stadio di Pretoria è del 1906”. 2° telecronista, Massimo Mauro: “Bravi i sudafricani, da noi, non tutti, ma alcuni stadi di Italia ‘90 li abbiamo tirati giù”. (Imbarazzato silenzio del 1° telecronista)…
* Molti giocatori Usa provengono dal College; Bradley ha studiato nella prestigiosa università di Princeton. Ecco spiegati i motivi tecnici della mancata convocazione di Cassano.
* Tifosi (veri “turisti sportivi”) dall’Italia? Pochissimi (tantissimi messicani, tanti cileni e argentini, inglesi e olandesi, ovviamente molti grazie al passato storico del Sudafrica, si dice 3000 spagnoli; pochi invece francesi, tedeschi, danesi). Ma niente paura, alberghi e ristoranti sudafricani si sono comunque arricchiti grazie a un’altra invasione italiana: quella della RAI. Nonostante trasmetta solo un terzo delle partite di Sky il Carrozzone Tivù della RAI di parastato (informa Aldo Grasso sul Corriere, fornendo infiniti nomi e cognomi, da cui pernottamenti e pié di di lista a gogò “alla faccia della crisi”) ha organizzato una migrazione biblica all’estremo sud del Continente Nero. E come se non bastassero i blablabla australi, gran galop finale (conclude Grasso) da Roma con Paola Ferrari, Maurizio Costanzo e Giampiero Galeazzi, al secolo Bisteccone. Senza sottofondo di Vuvuzele, purtroppo.
