Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Toulouse, la Città Rosa

Una comunità dal grande patrimonio storico e al tempo stesso giovane, nei Midi-Pirenei così vicini ad atmosfere spagnole. Luogo di sorprese, dalla tecnologia aeronautica alla storia dei pellegrini

La Città Rosa si specchia sul fiume Garonne
La Città Rosa si specchia sul fiume Garonne

Elegantemente francese, rumorosamente spagnola, Toulouse è una serie di istantanee che si imprimono nella memoria, un vitale quadro in movimento. I mattoni degli edifici, che le hanno guadagnato l’appellativo di Città Rosa, si mescolano con il blu delle ringhiere: le autorità locali hanno di recente avviato un progetto di pulizia delle facciate dei palazzi, perché il cambio delle stagioni torni a essere riconoscibile grazie alle diverse sfumature di colore sui muri. Le acque argentee del fiume Garonne scorrono silenziose sotto il Pont Neuf e riflettono le sagome degli sportivi che corrono lungo le sponde, mentre, sul ponte, l’incessante viavai degli autobus rivela il dinamismo cittadino. Un ragazzo legge seduto a un caffè, incurante della folla che attraversa le vie del centro. Le vetrine sgargianti di un salone di bellezza illuminano due musicisti di strada pronti a suonare la colonna sonora di un pomeriggio come tanti. Un bambino con un buffo cappello ride e, chissà, forse l’uomo di spalle che si allontana è un pellegrino, diretto pieno di fede a Santiago di Compostela. Toulouse ha un fascino ineffabile, esito delle sue mille anime, della proverbiale capacità di accoglienza, dell’aspirazione al nuovo.

Il segreto dell’eterna giovinezza

Una via del centro storico
Una via del centro storico

Il calore dei Tolosani non può prescindere dalla presenza degli studenti: l’Università di Toulouse risale al 1229, tra le più antiche d’Europa. Oggi vanta più di centomila iscritti ed è il terzo polo universitario nazionale. Non è un caso se attira giovani da ogni dove e si conferma luogo prediletto degli under 25, che, da alcune settimane, possono usufruire delle nuove rotte EasyJet da Milano e Roma. Freschezza ed entusiasmo si respirano nelle vie del centro e nella movida notturna, originale mescolanza dell’autenticità della Francia del sud, dell’indole festaiola spagnola e dell’effervescenza giovanile. Place Saint-Pierre è il famoso luogo d’incontro di studenti e amanti del rugby (altra insostituibile passione tolosana), tuttavia è sufficiente una passeggiata senza meta per scoprire piazze e angoli incantevoli, animati e piacevolmente chiassosi. Università, del resto, significa anche impulso alla ricerca scientifica e tecnologica, che contraddistingue la città e l’intera regione.

LEGGI ANCHE  Nozze gay: dove giurarsi amore eterno

Storia Sacra

L'effetto a specchio caratteristico della
L’effetto a specchio caratteristico della “palma dei Giacobini”

Le radici della tenace proiezione verso il futuro di Toulouse sono una storia avvincente e un passato glorioso, ben raccontati dai monumenti cittadini. La Basilica di Saint-Sernin racchiude nella sua imponenza il ricordo indelebile di migliaia di vite. I pellegrini viaggiavano mesi per rendere omaggio alle reliquie custodite qui e spesso proseguivano, per altre centinaia di chilometri, fino alla meta di Santiago di Compostela. La Basilica, splendido esempio di arte romanica, iniziata nell’XI secolo e contraddistinta da un campanile ottagonale, divenne il modello di altri santuari lungo il Cammino e oggi è patrimonio dell’Unesco. La chiesa des Jacobins, invece, testimonia la controversa vicenda del Catarismo, la nascita dell’ordine dei Domenicani e l’istituzione del tribunale dell’Inquisizione. Al suo interno, la sorprendente “palma dei Giacobini”: una maestosa colonna le cui decorazioni sul soffitto ricordano un palmizio e il cui effetto scenografico è valorizzato da alcuni anni da uno specchio alla base, capace di regalare la sensazione che i muri non siano più un confine tangibile.

Condividi sui social: