A – Africa. Se il 2010 è stato “turisticamente” positivo (vabbè, solo per il ‘Sud’ di Mandela, che però sempre Africa è) per gran parte del resto del continente il 2011 rischia di diventare un filino tragico. Ben nove (Costa d’Avorio, Algeria, Tunisia, Niger, Eritrea, Nigeria, Somalia, Sudan, Egitto, e qui ci si mettono pure i pescecani del Mar Rosso) sono infatti i Paesi con gente che spara per le strade, due presidenti vincenti che litigano su chi ha vinto, musulmani che aspettano i copti fuori dalla chiesa, sudanesi del sud che vogliono dividersi dal nord (e han ragione, basta il nome…). Ma dove viaggiare nel 2011? Beh, restano pur sempre cinque continenti (ma in Antartide portarsi il ‘gipunìn’, anche in alta stagione).
B – come Brasile. Nel 2010 oltre a tanti italiani scippati a Rio e altri accoppati nel resto del Paese, c’è stata pure la ciliegina del Battisti. Mica scemi in Brasile: con chi fa affari sul serio se la sarebbero fatta sotto. Con i magliari (vendere 2 Ferrari e 4 mutande ai ricchi di San Paolo) si può trattarli a pesci in faccia.
C – Cacchio. A proposito, che cosa è stato fatto della tratta italiana della linea ferroviaria internazionale che doveva unire l’Europa dal Portogallo alla Russia?
D – D’Alema, turista chic che ha festeggiato la fine del 2010 a Saint (ma i borghesi milanesi, padroni di mezza località, scrivono Sankt) Moritz, noto posto di riposo proletario (Stakanov, eroe dei lavoratori sovietici vi si recava dopo i suoi indimenticati turni lavorativi di 96 ore consecutive). In realtà il leader politico voleva trascorrere le ferie invernali a Calolziocorte, ma l’amena località risultava in overbooking per la presenza dei partecipanti al Seminario intercosmico “Ve lo insegno io il Turismo”.
E – Expo. Assegnato al suo management il Premio Milanese “Trasà via un an” (Buttato via un anno)”. Nel 2010 tanti blabla ma non hanno combinato una fava (“lo dicono i giornali”).
F – Fallimenti nel Turismo. Nel 2010 (quanto ad anno della loro proclamazione) sono ‘zompati’ alla grande: Ventaglio, Teorema, Todomondo e qualcun altro sparso per lo Stivale di cui ci sfugge il nome, senza contare la “aerea” MyAir). Presentat’Arm!!!
G – Gossip (di Mondointasca). Non sarà stata la Divina Commedia (che palle) ma nel 2010 (si spera che) almeno un sorriso l’avrà fatto scappare. Quantomeno si è tentato di evitare le solite noiose info dei noiosi notiziari (e si è pure tentato di dire ciò che si pensa, cosa rara, ma ormai, vista l’età, lo scriba non ‘tira il lesso’ né tartine e spumantini).
H – Haiti. Più che di ‘personaggio’ del 2010, si può parlare di un dramma umano, di un Nobel della Sfiga. Ed è anche dimostrato come si può governare male una terra (con tutto il rispetto per i francesi). Due popoli vivono sulla stessa identica isola dalle identiche caratteristiche. Uno (la Republica Dominicana) tra turismo e agricoltura “campa”, l’altro vive tra fame e caos.
I – Italia. … Povera, anzi, “Povera Italia”. E come andrà a finire? Mah, c’è chi sostiene che con un Bocchino non si risolve nulla, ma almeno ci si diverte.
L – Lula. Non solo ha finito male il 2010 non consegnandoci Battisti, ma ci ha pure insultato: poteva infatti incarcerare Galliani (che era lì a Capodanno ufficialmente in vacanza in realtà a fare il negriero) eppoi darlo in pasto a certi amichetti nella Favela di Adriano (mai che ne vada bene una, all’Inter).
M – Milano. Avviso a turisti e pedoni poco abili nell’avvistare le buche. Se nella primavera 2011 non finisce di piovere girino per Milano dotati di cavigliere (in spagnolo: tobillera; in inglese: ankle bandage; in francese: bande de crèpe èlastique).