Gli alberghi accetteranno le prenotazioni di soggiorno per il 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia. Federalberghi ha annunciato che le strutture aderenti “pur mantenendo lo stato di agitazione”, eviteranno la ventilata chiusura di protesta contro la tassa di soggiorno, e ospiteranno comunque turisti e visitatori in viaggio, “unicamente per onorare il 150° dell’Unità d’Italia e non arrecare ulteriore danno al settore”. Federazione degli albergatori italiani ha ribadito il dissenso per l’imposta di soggiorno, approvata il 2 marzo alla Camera nel decreto sul fisco municipale. Per Bernabò Bocca, presidente, a pagare la tassa sarà “chi dorme fuori casa non solo per vacanza, ma anche se in viaggio per lavoro o per motivi di salute e, paradosso dei paradossi, anche se residente nello stesso comune dove se, per qualsivoglia motivo, dovesse soggiornare”. L’imposta secondo Bocca, “non aiuta la ripresa economica” e “arrecherà aumenti di costo per le imprese alberghiere pari al 18% rispetto a quanto attualmente sopportano per l’Ici”. (04/03/2011)
Info: www.federalberghi.it