Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

La precedenza ai pellegrini

È il motto della Rete dei Cammini, associazione impegnata nella diffusione della cultura e del gusto di camminare lungo i piccoli e grandi itinerari di pellegrinaggio italiani. Il 1 maggio l’appuntamento è con la Giornata nazionale dei Cammini Francigeni

Il Cammino Jacopeo d'Anaunia in Val di Non incorniciato dai fiori dei meleti
Il Cammino Jacopeo d’Anaunia in Val di Non incorniciato dai fiori dei meleti

Un reticolo di antichi itinerari percorre in lungo e in largo l’Italia. Vie della fede tracciate da secoli che si prestano ancora oggi al passo lento di pellegrini ed escursionisti. La Rete dei Cammini tre anni fa ha dedicato una iniziativa alla riscoperta di questi percorsi: il 1 maggio si camminerà la Giornata nazionale dei Cammini Francigeni, un invito rivolto a tutti, trekker esperti e in erba, a percorrere a piedi anche brevi tratti di questi itinerari culturali e religiosi. Sul sito internet dedicato (www.retecamminifrancigeni.eu) sono disponibili i programmi delle associazioni e degli enti che finora hanno aderito alla manifestazione.

Nella trentina Val di Non, dal 29 aprile al 1 maggio, si può prendere parte a una speciale 3 giorni da 64 chilometri lungo il Cammino Jacopeo d’Anaunia. Il percorso a tappe, alla portata di tutti, si sviluppa ad anello attorno al paese di Sanzeno toccando la Basilica dei Santi Martiri e il Santuario di San Romedio. Si attraverseranno boschi e campagne tinte del bianco dei meleti in fiore, uno spettacolo offerto dai preziosi frutteti della valle tra aprile e maggio. È disponibile un pacchetto turistico che comprende iscrizione e pernottamento in camera doppia, con trattamento di mezza pensione a partire da 94 euro (info: Altavalle viaggi, Tel. 0463 830377; Azienda per il Turismo Val di Non tel. 0463 830133, info@visitvaldinon.it).

Dalla città dei Papi alla città del Papa

Montefiascone. Sullo sfondo il lago di Bolsena
Montefiascone. Sullo sfondo il lago di Bolsena

L’Associazione Thesan invita invece a percorrere 80 chilometri della Via Francigena nel tratto da Viterbo a Roma, da mercoledì 27 aprile a domenica 1 maggio. L’iniziativa prende spunto dal grande evento della Beatificazione di papa Woitjva. Lentamente, tappa dopo tappa si arriverà nella città eterna camminando lungo la parte finale della Via Romea, nel cuore della Tuscia, in compagnia di esperte guide ambientali. Si parte da Bolsena per procedere verso Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Capranica, Sutri. Si dorme e si cena in convento oppure in B&B. Volendo si può partecipare anche a singole tappe, il livello è medio-facile. L’ultimo tratto Sutri-Roma, domenica 1 maggio, coincide con la Giornata dei Cammini Francigeni. In questa tappa, la partecipazione è gratuita e aperta a tutti (Info: Pietro Labate, ass. Thesan, Cell. 349 4409855 – www.thesan.net).

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Verso Leuca, de finibus-terrae

Leuca, la Madonna de Finibus Terrae
Leuca, la Madonna de Finibus Terrae

Partecipa all’iniziativa della Rete dei Cammini anche il Salento: dal 26 aprile al 1 maggio sono 140 i chilometri da percorrere a piedi da Brindisi, via Lecce, fino a Santa Maria di Leuca. Il “Cammino per Leuca” o Leucadense va così a completare simbolicamente il tratto finale della Via Francigena nel Sud Italia: dal 1997 il gruppo Speleo Trekking Salento propone il completamento dell’“Asse viario del Pellegrino” che, spiega il presidente del gruppo Riccardo Rella, dall’inglese Canterbury, seguendo la linea longitudinale della Francigena italiana sino a Roma, poi, la Langobardorum per S. Michele Arcangelo, termina al cospetto della Basilica Giubilare di S. Maria di Leuca de finibus-terrae, tramandataci quale primo Santuario d’Europa e del mondo a culto Mariano (cristianizzata nel 43 d.C da S.Pietro e consacrata nel 343 alla Madonna dell’Annunciata). I pellegrini un tempo si ponevano sotto la protezione della Madonna prima di affrontare la traversata dell’Adriatico per raggiungere la Terrasanta. Il Cammino Leucadense prevede sei tappe itineranti, di una ventina di chilometri ciascuna, con la possibilità di rientrare in pullman per la notte o di soggiornare lungo il percorso (Info: www.trekkingsalento.com). (22/03/2011)

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