Quando nel 1800 si diffuse in Italia il mestiere della guida turistica (si pensi che nel 1871 a Napoli erano 40 persone a esercitarla), nacquero apposite leggi che vollero regolamentare i requisiti e le attività dei “ciceroni”, degli “accompagnatori” e dei “corrieri”. In alcune regioni i “ciceroni” dei forestieri erano chiamati, a quei tempi, anche “Servitori di Piazza”.
La prima legge riguardante le guide turistiche fu emanata dallo Stato Pontificio nella prima metà dell’800 e successivamente riconosciuta come figura professionale anche dal Regno d’Italia. Il Regio Decreto 18 giugno 1931, n.773, “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”, con l’ art.123, inserisce “le guide, gli interpreti, i corrieri e i portatori alpini” nei “mestieri girovaghi”, e stabilisce che questi devono ottenere la licenza del questore, che “può essere negata a chi ha riportato condanne per reati contro la moralità pubblica i il buon costume”.
(05/04/2011)
* socio dell’Associazione Guide Turistiche Regionali di Puglia