Imponenti ghiacciai, sconfinati altopiani innevati, montagne ripide e inaccessibili, orsi polari, volpi artiche, foche e trichechi: alle Svalbard l’uomo sembra essere un estraneo che quasi disturba l’ambiente naturale ricco, aspro e incontaminato. Situate a 80° latitudine nord, circa 1000 km dal Polo Nord e dal continente europeo, le Spitsbergen (così soprannominate per la forma appuntita dei rilievi montuosi) sono l’arcipelago abitato più a nord del mondo.
La maestosità della Natura
Gli anni recenti hanno segnato importanti cambiamenti nell’economia delle Svalbard: dei 7 insediamenti minerari originariamente in funzione, solo quello russo di Barentsburg è attualmente operativo, mentre quello di Ny Ålesund è stato riconvertito a centro di ricerca internazionale. Longyearbyen, capoluogo delle isole con circa 1000 abitanti, è sede del Centro Ricerche Artiche dell’Università di Tromsø. Il turismo, sia estivo che invernale, riveste un ruolo sempre più rilevante e attira viaggiatori di tutto il mondo affascinati da questo angolo remoto dell’Artico che racchiude alcune tra le più maestose espressioni della natura.
Le crociere alle isole Svalbard di Seiviaggi Tour operator: www.seiviaggi.it
(27/04/2011)
Balene e carbone, la ricchezza delle Svalbard
Scoperte da Willem Barents nel 1596, tra il 17° e il 19° secolo le isole sono state teatro di devastanti stagioni di caccia alle balene. Numerosi ricercatori ed esploratori, tra i quali André, Nobile ed Amundsen, le hanno utilizzate come base di partenza per le spedizioni alla conquista del Polo Nord. Tra la fine del 19° e la prima metà del 20° secolo l’attenzione internazionale è stata rivolta ai ricchi giacimenti di carbone presenti nel sottosuolo.