Un rito misterioso compiuto da persone “scelte”
Il lavoro veniva svolto a coppie, di giorno le donne e di notte gli uomini. Alcuni anziani del posto ricordano ancora che le notti erano accompagnate dai fiaschi di vino introdotti furtivamente da una piccola finestrella che collegava il Sepolcro con la stanza vicina. Questo perché rimanere all’interno di una stanza, senza luce e con poca aria, sepolti proprio come in una “tomba”, soprattutto di notte, poteva creare qualche disagio che veniva superato con il vino, quel prezioso liquore che in qualche modo faceva anch’esso parte del rituale eucaristico. Che il fiasco di vino servisse anche a superare momenti particolarmente spaventosi? Rinchiusi in una stanza sotterranea, al buio e al silenzio, con il rumore solo del grano che germinava accanto alle ostie consacrate… Doveva avvenire qualcosa di divino e paranormale, occorreva di certo tutto il coraggio possibile per non fuggire via terrorizzati, cosa che era assolutamente vietata. Alcuni lasciarono la propria firma sui muri a ricordo della veglia, peccato che di loro resta solo il nome e non un’esperienza raccontata, una sensazione. Chissà magari qualcosa è stato anche narrato nelle osterie del paese, ma sapendo che lì si beveva di certo non veniva del tutto creduto. Oggi l’Oratorio è stato riscoperto, ma non il rituale che lo accompagnava, si spera un giorno possa essere riproposto, magari con la presenza di volontari che possano richiamare questa strana, particolare, sacra veglia pasquale. (26/07/2011)
* Isabella Dalla Vecchia è autrice insieme a Sergio Succu di Luoghi Misteriosi. Il sito www.luoghimisteriosi.it è un portale no profit che ha l’intenzione di raccogliere articoli, fotografie e video di luoghi misteriosi italiani. Un progetto nato dalla passione nei confronti del mistero.