Sabato 4 Maggio 2024 - Anno XXII

A Milano l’arte esce dai forzieri

Per iniziativa della Banca Intesa San Paolo sono stati ristrutturati, adattati e resi disponibili come sedi museali, numerosi palazzi del centro storico che vanno ora sotto la denominazione di “Gallerie di Piazza Scala”. Si tratta di un imponente numero di opere d’arte che costituiranno motivo di richiamo per i visitatori di Expo 2015

Aumenteranno gli spazi espositivi, anche in altre città

Giovanni Boldini, Fattori nel suo studio. Collezione Intesa Sanpaolo
Giovanni Boldini, Fattori nel suo studio. Collezione Intesa Sanpaolo

Se con le Gallerie di Piazza Scala si arriverà ad esporre, a progetto completato, 1.000 opere d’arte, saranno alla fine complessivamente 10.000 le opere di proprietà del’Istituto rese disponibili all’attenzione dei visitatori, distribuite su 12.000 mq di superfici espositive tra le tre città interessate. Sono comprese nello stesso programma le pianificazioni denominate “Restituzioni”. Sotto questa definizione vanno considerati differenti interventi attraverso i quali la Banca ha finanziato il restauro di 600 opere, aderendo all’indicazione di diverse Sovrintendenze del territorio italiano. Dal punto di vista di Banca Intesa, il Progetto Cultura nel suo complesso vuole essere un intervento ampio e articolato, destinato all’intero territorio nazionale, al servizio della crescita culturale e civile del Paese. Il programma si realizza con una pluralità di iniziative quali contributi alla conoscenza, che mirano, nelle intenzioni degli ideatori, al progresso della società civile e alla riflessione sull’identità nazionale, che trova le sue radici nel comune e prezioso patrimonio culturale italiano; vuole testimoniare, in definitiva, l’Unità d’Italia. Il Progetto Cultura comprende anche l’organizzazione di numerose Mostre temporanee, l’avvio di cicli di conversazioni e convegni, l’allestimento di laboratori e altri progetti culturali e scientifici innovativi.

Milano Arte, con un occhio all’Expo 2015

Interno del Museo del Novecento,Sala Fontana (foto Paolo Rosselli)
Interno del Museo del Novecento,Sala Fontana (foto Paolo Rosselli)

Questo nuovo ampliamento della disponibilità artistica museale della quale Milano è stata dotata, sarà un elemento aggiuntivo importante per poter considerare la metropoli lombarda una compiuta città d’arte. Finora infatti Milano è stata conosciuta dal grande pubblico prevalentemente come una meta d’affari. Tuttavia il patrimonio artistico preesistente, le nuove esposizioni permanenti (come il Museo del Novecento inaugurato nel 2010) la storia locale, il Teatro, la stagione concertistica, il continuo fermento culturale che accompagna iniziative congressuali, convegni e mostre, quindi il recente incremento museale, pone la città sempre più come ineludibile punto di riferimento intellettuale.

LEGGI ANCHE  L'antica arte del Bharata Natyam

Milano vanta sempre più una duplice offerta che la fa raggiungere dai turisti sia per motivi commerciali che per la fruizione di occasioni culturali o, meglio ancora, per il felice connubio tra le due differenti proposte, che danno con continuità prestigio e visibilità alla città, determinandone il gradimento da parte del grande pubblico come vera ribalta culturale. Questo appena descritto è senza dubbio uno dei progetti vincenti con i quali Milano si propone di raggiungere il vasto pubblico dell’Expo 2015. (03/11/2011)

Condividi sui social: