La Valle di Susa, la Val Chisone assieme ai valichi del Moncenisio e del Monginevro, sono ricche di una storia secolare, di sogni di conquista, di strenue difese. Valli che, pochi lo sanno, sono state il luogo d’origine di “francesi” famosissimi, per dire il pittore Cézanne (da Cesana) e l’attore Fernandel (Val Chisone). Fortezze, arrampicate sulle montagne. Abbazie, specchi di medioevo. Borgate alpine, con la dignità della vita di un tempo. E parchi naturali, che inglobano cime e torrenti, marmotte e stelle alpine. Intorno ai nomi stranoti, come Sestriere, Bardonecchia e Sauze d’Oulx (mondanità alpina) c’è un territorio che si chiama “Montagnedoc”. “Doc” come “d’Occitania” e “doc” come qualità, prendendo a prestito dai vini la parolina che li certifica. Luoghi che l’evento olimpico qualifica come “cornice”, ma che hanno molto da offrire.
Itinerari storici
Caserma, carcere politico, presidio, Le Fenestrelle è una fortezza particolare, che ha il fascino epico dei tempi delle spade e dei cannoni. Si vedono i forti S. Carlo, Tre Denti, Sant’Elmo, la Polveriera, il Quartiere medievale e quello delle truppe, la scalinata coperta che si arrampica sul monte Orsiera, il Palazzo del Governatore, il Palazzo degli Ufficiali, la Chiesa. E la Galleria Uniformi del Regio Esercito Italiano (novanta manichini con armi, stampe, quadri, cimeli). Tra le visite guidate, c’è una straordinaria Passeggiata Reale di sette ore.
La sentinella dell’Alta Val Susa
Itinerari storici: Forte Exilles. Ad exilium in Val Susa, la fortezza Exilles è stato un castello sulla via di Provenza. Ha cento cinquant’anni, nella versione attuale; novecento anni, come insediamento. Ha ospitato la Maschera di Ferro nel 1681. È stata distrutta a fine Settecento, manco a dirlo, da Napoleone. È la sentinella dell’Alta Valsusa, con quel nome che per i Romani voleva dire “esterno, estero”. La si avvicina con la Rampa Reale, quella dei “Mille Passi” sull’acciottolato. Un piano inclinato che stravolge le prospettive della valle, ridisegna le linee delle montagne e conduce alla Porta Reale. Poi due tenaglie, strade tortuose per imbrigliare l’eventuale assalitore. Nucleo centrale è il Cortile del Cavaliere, trapezoidale, irregolare, con i tetti degli edifici che delineano una losanga di cielo. Qui si affaccia la cappella (sede di mostre) e qui trovano posto i palchi delle manifestazioni.
Itinerari storici: le fortezze a protezione delle Valli
Itinerari storici: Forte Fernestrelle. Se Fenestrelle è la più grande d’Europa, il sogno visionario di Vittorio Amedeo II a inizio Settecento, per non cedere mai più territori alla Francia “prepotente”. Exilles è il perfetto adattamento dell’architettura militare al terreno, al paesaggio. Fenestrelle, a protezione della Val Chisone, è la seconda struttura muraria al mondo, dopo la Muraglia Cinese. “Una gradinata titanica, una cascata enorme di muraglie e scaglioni, una cosa strana, grande, bella davvero”. Edmondo De Amicis ne rimane impressionato, com’è normale che sia. Ecco i numeri della fortezza: tre forti, sette ridotte, due chilometri di scala coperta con 3.400 scalini, cinque ponti levatoi interni, 1.300.000 metri quadrati su 635 metri di dislivello. Fu l’ingegnere militare Bertola, su precise disposizioni del Re, a progettare quello sbarramento alpino per la Valle del Po, sulla precedente piazzaforte francese. Si partì nel 1727.
Si possono poi vedere le Scuderie, il Basso Forte, il Grande Fossato, la Batteria Reale, la Scala del Paradiso, la Scarpata del Giasset, rampa che conduce al paese, luogo di rievocazioni militari. Suggestivo il museo, ambientato nei sottotetti: un percorso tra voci, suoni, storie militari e storie contadine, immagini proiettate sul muro, che riportano in vita una comunità, quella descritta da Laura Mancinelli nella “Sacra Rappresentazione”.
C’è anche il museo degli Alpini, i “Soldati di pietra”, pensato come omaggio all’uomo. Stoffe e attrezzi, armi e uniformi sono funzionali a ricordare la vita in montagna, in trincea, la sofferenza. Ci sono i volti, gli acquerelli, i canti e i colpi, provenienti dai muri.
(1 – continua mercoledì 8 febbraio : Valli piemontesi tra natura, sport, abbazie e monasteri