Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Le rose giuste per San Valentino

Per ogni soddisfazione (spirituale) umana, esiste l’inevitabile contrappasso di sofferenze (materiali e morali) di altri esseri viventi. Ad esclusivo vantaggio di una minoranza insensibile a tutto, meno che al denaro

Le rose giuste per San Valentino

 

Vi siete mai chiesti da dove vengono le rose rosse che regalate o vi regalano a San Valentino? Giungono dall’abisso della povertà di donne, soprattutto donne, ma anche uomini e perfino bambini che le coltivano e le raccolgono in Colombia e Kenya, ma anche in Messico ed Ecuador.

Rose con tante spine

Raccolta delle rose
Raccolta delle rose

Le rose crescono in campi sterminati, irrorati di anticrittogamici. Anche i lavoratori vengono irrorati, con conseguenze per la loro salute. Quanto guadagnano? Pochissimo, anche se il ricarico per i produttori è astronomico, essi preferiscono avvalersi di manodopera a basso costo. Le rose che arrivano in Italia arrivano prevalentemente dal Kenya, dove ci sono persone che si ammazzano letteralmente di lavoro per una miseria di paga (non si può proprio utilizzare la parola stipendio), con le mani distrutte dalle spine e i polmoni pieni di veleni. E questo per fornirci quello che noi ci scambiamo come segno tangibile d’amore. Alla faccia della Festa degli Innamorati. Il colore rosso di quelle rose ha un altro significato adesso, vero? Non vuol dire passione, bensì sofferenza.

C’è rosa e rosa. Attenti alla scelta

La locandina della campagna di Fiori e diritti
La locandina della campagna di Fiori e diritti

E allora che fare? Se non si comprano più le rose quelle povere anime se la passeranno ancora peggio, se si comprano, sapendo da dove arrivano, si diventa complici di uno sfruttamento brutale. Inoltre in questi tempi di crisi, giacché è prevedibile una flessione nelle vendite, chi vuole continuare a straguadagnare ha già preso misure adeguate provvedendo ad assottigliare i ben miseri guadagni dei floricoltori kenyoti e degli altri paesi produttori. Andate a vedere su www.fioriediritti.org, www.fioregiusto.it, dove vengono spiegate le condizioni di vita orribili di chi ha tenuto tra le mani prima di noi le rose che annusiamo con un sorriso di beatitudine. Dopo non sorriderete più. Comprate le rose che riportano il marchio Fair Trade, fiori che sono stati coltivati da persone a cui sono stati garantiti salari maggiori, serre dotate di aria respirabile e scuole per i loro figli. Da oggi acquistate solo rose giuste. Regalate un sorriso a questi esseri umani, vi sentirete più innamorati.

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(13/02/2012)

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